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Cronaca

Scarcerato l’uomo che travolse e uccise un bambino in bici, andrà in comunità

L’uomo che aveva travolto e ucciso il bimbo in bici, per strada, è stato scarcerato. Lui è Nour Amdouni, un giovane 21enne che aveva ucciso un bambino di 11 anni, Mohanad ‘Momo’ Moubarak, investendolo dopo essersi messo alla guida del suo mezzo non in condizioni di poterlo fare.

Braccialetto elettronico – imilanesi.nanopress.it

Secondo i sanitari, giunti sul posto pochi istanti dopo la comunicazione dell’incidente, Nour Amdouni era sotto effetto di stupefacenti.

Peraltro ai tempi aveva anche una gamba ingessata per cui non poteva muoversi bene e non aveva nemmeno mai conseguito la patente.  Il giovane ragazzo era stato arrestato giorno 18 agosto, lo scorso anno.

Il giovane 21 enne è stato arrestato sia per il sinistro, che per la fuga messa in atto dopo l’incidente

L’arresto era sopraggiunto non soltanto per il sinistro, ma anche perché dopo era scappato cercando di far perdere le sue tracce. Qualchr oretta dopo la fuga, si era costituito. Per tutti questi reati l’uomo è stato condannato a 8 anni di reclusione, con attenuanti generiche. A stabilire la giusta pena per lui, il gup Massimo Baraldo.

La decisione del gup, i domiciliari sono stati accettati ma con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico

A distanza di qualche tempo è stato deciso che l’uomo potrà scontare la sua pena agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Il tutto essendo peraltro aiutato ad allontanare la tossicodipendenza presso una struttura terapeutica adeguata. Il giudice che si sta occupando del caso, ha accolto l’istanza dei legali del giovane ragazzo. Gli avvocati Niccolò Vecchioni e Robert Ranieli, puntavano sui domiciliari misura cautelare, cosa che finalmente ha ricevuto il parere favorevole del pm Rosario Ferracane.

Braccialetto elettronico -Imilanesi.Nanopress.it

Il gup nel provvedimento ha preso in considerazione lo stato di tossicodipendenza del 21 enne e poi ha spiegato che comunque sarà aiutati e poi ovviamente tenuto sotto controllo mediante il controllo con il braccialetto elettronico a causa dell’inaffidabilità evidente del 21enne.

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Giusy Pirosa