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Cronaca

Scatta l’obbligo di firma per la trans accusata di avere molestato un 15enne sul treno

Per la trans che aveva molestato un 15enne alla stazione di Milano Bovisa è scattato l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.

Polizia alla stazione-iMilanesi.Nanopress.it

Dopo essere stato arrestato il 22 maggio scorso per aver aggredito sessualmente un ragazzo di 15 anni su un treno regionale di Trenord alla stazione di Bovisa, un transgender di 36 anni è stato scarcerato a determinate condizioni.

Secondo gli ordini del tribunale, il 36enne deve firmare quotidianamente presso la polizia giudiziaria.

Obbligo di firma per la trans

Dopo l’interrogatorio, il gip, Fabrizio Felice, ha preso la decisione. Il pubblico ministero aveva chiesto la custodia cautelare dell’imputato.

La ricostruzione dei fatti da parte degli agenti della polizia ferroviaria riporta che lunedì mattina un transessuale di 36 anni (precedentemente segnalato come maschio dalla polizia) si è avvicinato a un 15enne su un treno e i due hanno conversato.

L’individuo più anziano ha quindi chiesto di scambiarsi i contatti sui social media, ma secondo il racconto del minore, il transessuale ha proceduto a molestarlo e ad aggredirlo fisicamente.

Obbligo di firma per la trans-iMilanesi.Nanopress.it

Dopo essere sbarcato alla stazione di Milano Bovisa, il 15enne ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Come documentato dal presidente del tribunale, le azioni del 36enne costituivano “una invasione dell’autodeterminazione sessuale della vittima”, ma “è stato percepito dalla vittima stessa come di modesta entità“.

Di conseguenza, il 36enne è stato rilasciato a condizione di firmare giornalmente prezzo la polizia giudiziaria.

I dettagli dell’arresto

La Polfer arrestò il transgender di 36 anni, il quale venne accusato di aver aggredito sessualmente un ragazzo di 15 anni su un treno regionale a Milano. L’arresto avvenne su disposizione del pm Simona Ferraiuolo.

In base alla dichiarazione resa dal ragazzo adolescente molestato, l’uomo gli si era avvicinato mentre si trovava su un convoglio alla stazione di Bovisa.

Si era presentato come una donna, arrivando persino a indossare abiti femminili e ad adottare un aspetto femminile.

Non appena i due iniziarono a conversare, il 36enne chiese al ragazzo di scambiarsi le informazioni di contatto sui social.

Tuttavia, ha poi iniziato a molestare e aggredire fisicamente il 15enne, costringendolo a chiamare la polizia. In risposta, il pm chiese al gip di convalidare l’arresto e la custodia cautelare del 36enne con l’accusa di violenza sessuale su minore.

Published by
Giusy Pirosa