Ci sarà il blocco del traffico causato dall’aria malsana presente nella città di Milano: ecco cosa bisogna sapere a tal proposito. I dettagli di questa vicenda.
L’aria nel capoluogo lombardo è diventata estremamente inquinata, a tal punto da rendere necessaria l’attivazione delle misure antismog inerenti il primo livello. La concentrazione di Pm10 è andata oltre la soglia per un quantitativo di 5 giorni uno dopo l’altro. La conseguenza è stata quella di avere un’aria praticamente irrespirabile a Milano. Questo ha quindi provocato il blocco del traffico locale.
Le conseguenze dell’inquinamento a Milano: cosa sta succedendo
Come è stato accennato poco fa, la situazione a Milano sembra essere diventata molto pesante.
L’aria nella città di Milano è infatti diventata insopportabile. Dunque si è cercato il modo di trovare il rimedio più adeguato per tale problematica.
In che modo? Andando ad attivare il blocco del traffico milanese. Questa decisione è stata presa dopo aver appurato che, esattamente nel giorno corrispondente al 14 febbraio, le centraline dell’Arpa hanno mostrato la registrazione di concentrazioni di polveri sottili ben oltre il limite.
Tutto questo è accaduto nell’arco di 5 giorni consecutivi, superando appunto i limiti fissati precisamente a 50 microgrammi per ogni metro cubo.
Considerate che la media di Pm10 che è stata calcolata nei pressi della Madonnina, equivale per l’esattezza a 76.3 ug/m3.
Informazioni più dettagliate sull’aria e sul relativo blocco del traffico
A tal proposito c’è da fare una precisazione importante.
Le polveri sottili non si presentano uguali in tutte le zone della città milanese. Infatti si diversificano, in base ai diversi punti di Milano. Ad esempio, in Città Studi il quantitativo corrispondeva a 79; 76 in Viale Marche e 63 al Verziere.
In riferimento, invece, alla parte esterna del capoluogo lombardo, la condizione inquinante si presentava così: le centraline di Magenta hanno rilevato esattamente 81, mentre a Limito di Pioltello è stata registrata la misura equivalente a 85 ug/m3.
Infine nella zona di Cassano d’Adda corrispondeva a 65.
Nel corso del mese di febbraio le giornate che hanno rilevato dei valori di smog al di sopra della soglia sono stati per la precisione 11. Questo a partire dall’inizio del 2023. Tra questi 11, 5 si sono verificati soltanto nel mese di febbraio.
Basandosi sulle direttive a livello europeo, queste norme consentono lo sforamento del muro dei 50 microgrammi di Pm10, unicamente per 35 giorni annuali.
Blocco del traffico: da quando?
Per tutti questi motivi si è arrivati a questa conclusione.
E’ stato stabilito a partire da domani 16 febbraio il blocco del traffico, a causa delle misure antismog che si adottano in questi casi.
Queste sono nello specifico delle misure che si applicano in modo temporaneo, riguardanti la circolazione delle autovetture. Difatti si applica la limitazione per quei mezzi fino a euro 4 diesel, per quanto concerne il settore urbano. In più si attiva l’obbligo di spegnere i motori, nel momento in cui si trovano in sosta.
Tali soluzioni non si vanno ad applicare soltanto sul traffico, ma pure sul riscaldamento in ambito domestico. Difatti c’è il limite per l’utilizzo di generatori a biomassa legnosa, con una classe inferiore alle 2 stelle. Oltre ciò, è anche prevista la diminuzione di 1 grado, collegata alle temperature nelle case.
Il settore dell’agricoltura rientra con il divieto di combustioni effettuate esternamente e della diffusone di liquami di tipo zootecnico.
Tali forme di contenimento si attiveranno in tutti quei centri urbani che hanno più di 30mila abitanti. Oltre questi, l’attivazione in questione si svolgerà pure nei comuni che hanno firmato volontariamente il protocollo.
Sul portale della regione lombarda c’è la possibilità di poter consultare l’intero elenco delle città che saranno coinvolte da questo blocco.
Tra le città presenti nella lista troviamo il capoluogo lombardo, ma anche ulteriori centri cittadini come per esempio quello di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese e Cernusco sul Naviglio. Seguono Cinisello Balsamo, Legnano, Corsico, Paderno Dugnano, Pioltello, Bollate, Segrate, Rho e Sesto San Giovanni, Cormano e Abbiategrasso.
Insomma sulla base di quanto detto sinora è chiaro che l’aria Milano è davvero inquinata tanto che sono stati presi i provvedimenti antismog visti. Questo perché, come detto, la concentrazione di Pm10 ha superato la soglia per un quantitativo di 5 giorni consecutivi. Ecco perché si parla di un’aria che non può essere proprio respirata in città. Di conseguenza l’intervento di chi di dovuto per risanare la situazione e non correre alcun tipo di rischio.