Schianto al casello A: muoiono Laura Amato e Claudia Turconi

Tamponamento alla barriera di Milano-Ghisolfa sull’A4: due donne sono morte la notte del 18 Febbraio. Ecco quello che è successo e la dinamica di un incidente che è finito nel peggior dei modi.

Schianto
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 Un uomo di 39 anni risulta indagato per la morte di Laura Amato e Claudia Turconi. Sembra che l’uomo abbia centrato una vettura con a bordo queste due donne. Le indagini sono in corso per ricostruire tutto l’accaduto e per trovare delle risposte che non sono ancora state trovate.

Lo schianto al casello A e la morte di due donne

Come abbiamo accennato poco fa un incidente stradale è avvenuto solo qualche giorno fa, esattamente il 18 Febbraio. Un uomo di 39 anni nella notte di sabato scorso sembra abbia centrato un’auto in cui vi erano due donne.

Il fatto è accaduto alla barriera di Milano Ghisolfa. Ecco che dunque si parla di un doppio omicidio, poichè sono morte Laura Amato, 54 anni e Claudia Turconi, 59 anni. La loro auto è stata completamente tamponata dal 39 enne che sembra essere risultato positivo alla cannabis e alle benzodiazepine.

Sembra inoltre che si stia cercando di capire di più sull’uomo e sulla sua condizione psichiatrica. La polizia stradale di Novara sta infatti portando avanti le sue indagini per indagare questo aspetto insieme ai tanti altri.

Altri dettagli della vicenda: altri informazioni importanti

Si sta cercando di ricostruire il tutto a partire proprio dal 39 enne e dal suo passato.

Si tratta di un uomo marocchino residente a Pontenure, che possiede la cittadinanza italiana e che dunque ha anche la patente di guida in modo del tutto regolare.

L’uomo era a bordo della sua Lancia Musa quando è avvenuto l’incidente. Successivamente all’impatto ha subito uno shock e infatti non è riuscito a proferire parola su quanto accaduto.

Incidente
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Con le prossime indagini si cercherà di comprendere la quantità di ciò che l’uomo pare aver assunto. Inoltre pare che l’uomo giovedì sera sia stato portato in ospedale per delle crisi e quindi sembra gli siano stati dati dei tranquillanti. Dunque si cercherà anche di capire se si tratta appunto di tranquillanti somministrati dall’ospedale oppure no.

Inoltre si valuterà un altro aspetto, grazie alla sua cartella medica: l’uomo ha lasciato l’ospedale volontariamente o è stato dimesso?

Si cercherà di rispondere a questo interrogativo grazie al lavoro e al pm di Milano Paolo Filippini che ha appunto tra le mani la cartella medica dell’uomo.

Le donne vittime dell’incidente : chi erano?

Insomma le indagini stanno cercando di far luce su diversi aspetti per non lasciare nulla al caso. Un incidente questo che ha portato alla morte di due donne:  Laura Amato, 54 anni che aveva due figli, e Claudia Turconi, 60 anni che invece aveva quattro figli.

Le donne erano colleghe e infatti erano delle Oss, ovvero delle Operatrici Socio-Sanitarie.

Lavoravano però in posti diversi: Amato presso la Macedonio Melloni di Milano e la Turconi alla Fondazione Colleoni di Castano Primo. Le donne stavano tornando a casa, dopo aver partecipato alla festa di compleanno proprio di Laura Amato.

L’Amato infatti sarebbe dovuta tornare a Robecchetto, mentre l’altra donna a Rescaldina. Il compleanno di Laura era stato il 25 Gennaio, ma aveva scelto di preparare una festa proprio qualche giorno fa per festeggiare con i suoi colleghi.

Una festa, questa, che però è finita in una vera e proprio tragedia dal momento che le donne sono entrambe morte e nemmeno i soccorsi hanno potuto salvarle.

Soccorsi
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La dinamica dell’incidente: quello che si sa

Si è infatti passati a parlare di un omicidio stradale, la cui dinamica è tutta da ricostruire. Eppure grazie ad alcuni filmati si è potuto comprendere qualcosa in più sulla dinamica dei fatti. Si è potuto notare infatti che l’auto tamponata viaggiava in modo moderato per poi occupare la pista dove poter ritirare il biglietto del pedaggio.

Si è inoltre potuto osservare che l’altra auto è arrivata in modo sostenuto e senza però procedere ad alcun rallentamento.

L’uomo ha colpito infatti in modo violento l’auto delle donne e dalla parte posteriore. Ecco che l’auto è stata proiettata in avanti e per molti metri.  A cosa fa pensare tutto questo? Sembrano esserci diverse ipotesi.

Forse l’uomo era al telefono e per questo non ha potuto rallentare? Per questo il telefono gli è stato anche sequestrato. Tra le altre ipotesi c’è quella che sostiene che l’uomo non si sia accorto dell’auto perché sotto effetto di benzodiazepine. A prescindere da tutto, al momento s’indaga per omicidio stradale.

Indagini
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L’uomo al momento però si trova in ospedale, a causa di qualche ferita che ha riportato.

Sul luogo dell’incidente sono arrivati i soccorsi e nell’immediato ma non si è potuto far altro che constatare la morte di entrambe le donne che erano morte sul colpo. Ciò che preme ora è cercare di capirne di più e infatti si attendono altri risultati che riveleranno la presenza o meno di altre sostanze, per quanto riguarda l’uomo indagato che sembra non essere stato mai sottoposto a Tso, il Trattamento sanitario obbligatorio.

Questo è l’epilogo di un brutto incidente che vede indagato l’uomo di 39 anni che sta rischiando di passare 18 anni in carcere.

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