Un altro sciopero che potrebbe durare 24 ore è in arrivo e sempre a Milano e per queste ragioni.
L’agitazione è tanta: metro, bus e tram sono a rischio per 24 ore. La data prevista per lo sciopero è Venerdì 17 Febbraio. Le motivazioni alla base dello sciopero sono diverse.
Sciopero di 24 ore: i dettagli
Come è stato accennato poco fa, è previsto per Venerdì 17 Febbraio un altro sciopero nel Milanese Ecco che mezzi come metro, bus e tram potranno essere a rischio, a causa dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale.
L’agitazione come si evince dal portale delle Infrastrutture e Trasporti è stata indetta dal sindacato Usb lavoro privato. Atm dunque torna a farsi sentire: sotto la Madonnina saranno proprio i dipendenti Atm a scioperare.
Ricordiamo che Atm è la società che si occupa della gestione del trasporto a livello pubblico a Milano. A rischiare il blocco saranno i treni delle 5 linee metropolitane insieme a autobus e tram. Per quanto riguarda gli orari non si sa nulla per certo, ma con molta probabilità si rispetteranno le fasce di garanzia in mattinata e nel pomeriggio affinchè sia garantito il servizio.
Motivi dello sciopero: ecco quali sono
Alla base di questi scioperi ci sono sempre delle richieste: quello di Venerdì prossimo ha lo scopo di avanzare anche una richiesta: quella di non inviare all’Ucraina delle armi.
L’Ucraina, come si sa, è in guerra contro la Russia ormai da un anno. Oltre a questo ovviamente lo sciopero va contro il carovita e le privatizzazioni. Lo sciopero riguarderà non solo Milano, ma tutta l’Italia.
Ecco che quindi Venerdì 17 i lavoratori del trasporto pubblico locale sciopereranno e come si evince a seguito di un’assemblea generale tenutasi a Roma, alla base c’è anche il voler andare contro a rinnovi di contratto ingiusti, a salari poco consoni, alla svendita dei propri diritti, al fine di mettere in rilievo il lavoro e la qualità dello stesso.
Tutto questo per assicurare la dignità del lavoratore e un servizio pubblico in piena sicurezza al fine di rispondere in modo efficace e adeguato alla necessità dei vari territori, in un ambiente a livello lavorativo che sia sano e nel pieno rispetto di chi lavora.
Altri dettagli sullo sciopero
Ecco che alla base dello sciopero c’è la voglia di rivendicare una parificazione contrattuale che riguardi le varie aziende, sia pubbliche che private.
C’è la richiesta di aumentare i salari e la creazione di nuovi parametri al fine di non penalizzare chi è stato assunto da poco.
C’è inoltre la necessità di veder diminuito il proprio lavoro e quindi di arrivare a lavorare 35 ore alla settimana con una maggior sicurezza.
Da Usb, sono tante le critiche che arrivano soprattutto contro la Meloni e il suo governo, poiché non sta facendo altro che infliggere tagli al fondo nazionale dei trasporti, con un importo di 356 milioni di euro nel triennio 2023/2025.
Ecco che a tutto questo si aggiungono altre richieste: cancellare gli incrementi delle tariffe dei servizi e quelle energetiche, congelare i prezzi dei beni che sono primari e dei combustibili, superare quei salari che penalizzano, garantire l’applicarsi a livello contrattuale di primo e secondo livello di chi viene assunto da poco, cambiare quei criteri che bruciano soldi pubblici tramite appalti e subappalti a imprese che danno servizi di qualità bassa.
Ma non finisce qui, con tale sciopero si chiede d’ introdurre il reato di omicidio sul lavoro, il salario di 10 euro orari per combattere il precariato, la libertà di esercitare il diritto di sciopero nei servizi pubblici e come detto il non invio di armi in Ucraina.
Lo sciopero del 27 Gennaio: un’altra protesta
L’ultimo sciopero che si è avuto a Milano risale al 27 Gennaio ma in questo caso era stato indetto dalla sigla Cobas.
A causa dello sciopero era stata ferma di mattina la tratta extraurbana della verde, la M2, con una chiusura completa della linea dalle 18 a fine giornata.
Atm aveva infatti pubblicato le informazioni circa questo sciopero con i vari orari e le varie ragioni, sottolineando come il sindacato Al Cobas avesse proclamato lo sciopero e che questo avrebbe potuto avere delle ripercussioni sulle linee dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 fino alla fine del servizio.
Anche in tal caso la protesta ha avuto alla base la volontà di andare contro la liberalizzazione e la privatizzazione e contro quelle gare d’appalto gestite da Atm, per reinternalizzare i servizi di Tpl in appalto e/o subappalto.
Tale sciopero è andato contro anche al progetto “Milano Next”, che prevede la trasformazione di Atm S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano.
Con tale protesta si è voluto mettere in rilievo la necessità di riattivare la distanza tra conducenti e utenti, inibendo la porta anteriore per la salita e la discesa, assicurare la pulizia degli ambienti e tutelare la sicurezza dei lavoratori che sono più a rischio di azioni aggressive.
Alla base c’era anche la richiesta di ferie per il personale viaggiante, il cambiamento dei contratti a tempo parziale, l’incremento di 150 euro per i lavoratori e altri temi riguardanti turni, etc.
È proprio il caso di dire che è tempo di scioperi e di rivendicare i propri diritti. E’ tempo di farsi sentire e di avanzare richieste per se stessi e per gli altri. E’ tempo di cambiare quello che non si accetta.