Per venerdì 16 giugno è previsto uno sciopero Atm a Milano. A rischio tram, bus e metro. È l’ennesimo sciopero che cade di venerdì.
Uno sciopero dei lavoratori dell’Azienda trasporti milanese (ATM), indetto dal sindacato Al Cobas, metterà a rischio la circolazione di metropolitane, autobus e tram a Milano venerdì 16 giugno.
Le fasce orarie interessate saranno dalle 8:45 alle 15:00, nonché dalle 18:00 fino al termine del servizio.
I viaggiatori dovrebbero affrontare notevoli interruzioni. Il sindacato Al Cobas vanta un considerevole numero di membri.
Infatti, durante il loro ultimo sciopero, il 31 marzo di quest’anno, uno sbalorditivo 23 percento dei dipendenti ATM ha scelto di partecipare, che è una parte significativa del sindacato.
Inoltre, questo sciopero imminente segnerà il trentesimo caso in cui il sindacato ha scelto un venerdì come giorno di sciopero, che è di gran lunga il giorno che viene scelto con più frequenza.
Lo sciopero è stato avviato con l’obiettivo primario di contrastare la liberalizzazione, la privatizzazione e l’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo Atm.
Mira inoltre a sostenere la re-internalizzazione dei servizi di TPL appaltati e subappaltati. Altro obiettivo dello sciopero è protestare contro il progetto “Milano Next” che mira a cambiare Atm S.p.a. in Azienda Speciale del Comune di Milano.
Ciò comporterebbe l’attribuzione diretta dei servizi in-house, nonché la loro fornitura gratuita. Lo sciopero mira anche a ripristinare la distanza tra conducenti e utenti, e inibire la porta d’ingresso per la salita e la discesa dei passeggeri.
Sostiene inoltre la sanificazione e la pulizia dei veicoli e degli ambienti per garantire igiene e sicurezza. Inoltre, lo sciopero mira a tutelare i lavoratori più esposti ad atti aggressivi, attraverso l’attuazione di sistemi di protezione passiva.
Tra le richieste anche la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, i piani di assunzione aziendale e la trasformazione dei contratti da part-time a full-time per i lavoratori.
Inoltre, lo sciopero chiede un aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori per recuperare gli aumenti insufficienti dei contratti nazionali.
Sono incluse anche altre questioni di carattere societario riguardanti le ferie, turni particolari e l’abbigliamento.