In occasione della Festa dei Lavoratori del 1° maggio, in Italia è previsto uno sciopero generale dei trasporti ferroviari.
Sta per arrivare l’ennesimo giorno di disagio per milioni di italiani che dovranno spostarsi lunghe le varie linee ferroviarie del Paese.
In occasione della festa dei lavoratori, prevista per il 1° maggio, in Italia è in programma uno sciopero generale che potrebbe interrompere il trasporto ferroviario.
I treni in Lombardia e Milano potrebbero essere coinvolti, come indicato dal calendario online del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo sciopero durerà 24 ore.
Come riporta il portale del dicastero, l’Unione sindacale italiana, USI-Cit, ha annunciato una protesta diffusa da parte dei dipendenti pubblici e privati.
La protesta inizierà alle 21:00 di domenica 30 aprile e si concluderà alle 21:00 del 1 maggio, con i lavoratori incoraggiati ad astenersi dal lavoro durante questo periodo.
L’eventuale protesta dei dipendenti potrebbe mettere in pericolo i treni di Trenord e Trenitalia, anche se l’entità dell’impatto dipende dall’effettiva partecipazione dei lavoratori.
La protesta prevista per il 2 maggio dovrebbe invece interessare il trasporto pubblico locale milanese, compresi i normali mezzi ATM come metro, tram e autobus.
In base a quanto comunicato ufficialmente dal sindacato, lo sciopero è stato indetto “contro ogni forma di lavoro non essenziale nella giornata del primo maggio, contro ogni forma di lavoro non essenziale nelle giornate festive e contro ogni forma di sfruttamento e ricatto lavorativo nei confronti di ogni lavoratore”.
Allo stesso tempo, lo sciopero è anche un appello per cercare di ottenere la riduzione dell’orario di lavoro, salari più alti in linea con il costo della vita e pari diritti per tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere o dalla nazionalità.
Che tutto questo sia giusto non c’è dubbio. Il problema è che ha pagare saranno milioni di italiani che dovranno fare di necessità virtù per poter raggiungere la loro meta prefissata.
La speranza è che lo sciopero venga revocato nei prossimi giorni, magari grazie a qualche accordo verbale raggiunto tra le parti interessate.