Sono già passati dieci mesi dalla scomparsa di Greta, ora c’è un nome sul registro degli indagati della Procura
Greta Spreafico è scomparsa, oramai, da dieci mesi. Andrea Tosi, un giardiniere originario di Adria, l’ha vista prima della scomparasa. I due si erano conosciuti sui social. In comune avevano la passione per il rock. Greta, infatti, nella vita è anche una cantante rock. Dopo aver trascorso la serata insieme in un locale, si sono salutati e ognuno è andato per la sua strada.
Alle tre del mattino Greta invia un messaggio al fidanzato Gabriele Lietti in cui gli dice che lo ama e che gli vuole un mondo di bene. La loro relazione aveva avuto inizio da poco tempo, nonostante la loro amicizia fosse iniziata trent’anni prima. Gabriele e Greta avevano in comune la grande passione per la musica.
L’ultimo strano messaggio al fidanzato
Il fidanzato aveva subito trovato strano il messaggio di Greta, visto che nell’anno e mezzo trascorso insieme non gli aveva mai dato la buonanotte. I carabinieri i, in seguito, hanno trovato il suo telefono sul tavolo della cucina della casa del nonno, dove aveva deciso di vivere in quel periodo.
Greta, nel periodo precedente alla scomparsa, non era serena. Qualcosa la preoccupava e non poco. Tanto che aveva sentito la necessità di contattare un investigatore privato, Enzo Denti. Quest’ultimo aveva dichiarato che stava lavorando per Greta già da due mesi. Temeva per la sua incolumità e gli aveva chiesto di fare degli accertamenti.
Le sue indagini, però, non portarono a nulla. L’investigatore consigliò, quindi, a Greta di controllare meglio l’azienda per la quale stava lavorando in quel periodo, forse le sue preoccupazioni avevano origine proprio lì. Da quel momento non seppe più nulla della cantante e, poco dopo, sparì come nel nulla.
La scomparsa risale al 5 giugno dell’anno scorso. Greta, originaria di Erba, si trovava in Veneto per concludere la vendita di una casa appartenuta alla sua famiglia. All’appuntamento con il notaio, però, non si è mai presentata. A gennaio due persone pensavano di averla vista, la prima settimana di dicembre, imbarcarsi all’aeroporto di Verona su un volo diretto in Egitto.
Gli inquirenti hanno vagliato l’ipotesi, ma sembra che non abbia portato a nulla. Il mistero, però, oltre alla scomparsa della cantante è anche quello che riguarda la sparizione della sua macchina. Sembra che, a bordo della sua Kia Picanto, abbia attraversato un ponte per uscire dal piccolo centro in provincia di Rovigo, ma da lì non si sa dove sia andata.
Novità nelle indagini
Sul ponte in questione ci sono delle telecamere. Gli inquirenti hanno visionato i filmati, ma, purtroppo, non hanno chiarito se realmente Greta abbia percorso quel tratto di strada. Queste, infatti, riprendono solo le targhe dei veicoli che entrano nel Comune, Oggi, dopo 10 mesi dalla scomparsa, sembrano esserci delle novità.
Una recente segnalazione ha portato gli inquirenti ad indagare una persona che potrebbe essere coinvolta proprio nella scomparsa di Greta. Sul registro degli indagati, quindi, compare un nome che potrebbe portare a qualche importante novità. La Procura di Rovigo, fino a questo momento, aveva indagato sul reato di sequestro di persona a carico di ignoti, ma ora potrebbero esserci degli sviluppi nella direzione peggiore, cioè quella di un omicidio.