Dopo 2300 anni è stata scoperta in Italia dai ricercatori: era sepolta da fango e acqua, ora è tornata alla luce.
Dopo 2300 anni è stata fatta una scoperta in Italia straordinaria. È accaduto nella provincia di Siena – San Casciano dei Bagni – durante gli scavi di Bagno Grande. Questo è uno scavo di origine romana dove alcuni ricercatori stanno lavorando. Loro stessi durante le ricerche hanno trovato 24 statue in bronzo in stato di conservazione eccellente. Il deposito era già stato individuato da mesi, ma come rivelato dai ricercatori all’Ansa si possono avere molti più dettagli di queste statuette ritrovate dopo tantissimi anni.
Scoperta in Italia che cambia la storia attuale
È stata scoperta in Italia ed finalmente venuta alla luce: una impresa straordinaria svolta dai ricercatori a Siena su questo sito di origini romane. Le statue ritrovate sono di piccole dimensioni in generale, mentre cinque di loro superano il metro di altezza. L’antropologo Tabolli – Università di Siena – le ha evidenziate come un tesoro unico, insieme ad altri oggetti del periodo etrusco con iscrizioni dell’epoca anche in latino. Ci sono monete oppure vegetali dati come offerte.
Secondo quanto emerge dai ricercatori, sono statuette sicuramente realizzate dagli artigiani locali dell’epoca con collazione verso il II secolo avanti Cristo. Il santuario romano era una vera e propria meraviglia per quell’epoca, con le sue piscine calde, le fontane, altari e terrazze.
Un sito rimasto attivo sino a quanto in epoca cristiana non è stato deciso di chiuderlo, senza mai distruggerlo. Una volta che è stata rimossa la copertura, ecco che gli archeologi si sono trovati dinanzi ad un tesoro integro e di grandissimo valore. Questo è un deposito di statue italiane, che raccontano una storia antichissima e che aiutano a ricostruire tutti i tasselli mancanti.
Caratteristiche e studio delle statue ritrovate
Sempre secondo la ricostruzione e lo studio in merito a queste statue, le stesse venivano posizionate per impreziosire i bordi delle vasche in travertino. Poi prese e depositate sul fondo per preservarle dal tempo e da quello che sarebbe accaduto. Si parla di un rituale, di un atto dovuto. Questo ha seguito poi tutti gli altri con il deposito delle monete preziose. Nel V secolo d.C. il santuario è stato completamente smantellato e chiuso, ricoprendo il tesoro con delle tegole sino a suggellare il tutto con la chiusura di questo luogo importante di culto.
Una serie di manovre che hanno fatto in modo che tutto si conservasse nel migliore dei modi sino ad oggi, che sono tra le mani dei ricercatori.
I dati che sono ancora più di interesse riguardano gli oggetti etruschi che si fondono con quelli italiani. Uno scavo che andrà in pausa e poi riprenderà il suo percorso per ritrovare altre bellezze che raccontano una storia antica.