Un team di scienziati diretti dall’Università della California di San Francisco ha scoperto il segreto degli asintomatici del Covid-19.
Contrarre il Coronavirus e rimanere asintomatici comporta essere infettati dal virus senza manifestare alcun sintomo associato alla malattia COVID-19.
Diversi studi hanno confermato l’esistenza di individui asintomatici che risultano positivi al nuovo Coronavirus.
Questi studi hanno fornito dati che indicano che quasi il 50% delle persone risultate positive al SARS-COV-2 non presentava alcun sintomo, nonostante sia stato infettato dal virus.
In rari casi, le persone infettate dal virus ma che non presentano alcun sintomo (appunto asintomatici), avevano ugualmente il potenziale per trasmettere la malattia.
Adesso, un gruppo di scienziati a scoperto il segreto che sta dietro agli asintomatici del Covid.
Scoperto il “segreto” degli asintomatici del Covid
Un team di scienziati, guidato dall’Università della California di San Francisco, ha potenzialmente svelato uno degli aspetti più sconcertanti del virus SarsCov2: i fattori sottostanti che provocano infezioni asintomatiche tra alcuni individui.
Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature ha rivelato che gli individui che non mostrano sintomi di malattia sono spesso portatori di una mutazione genetica che migliora la capacità del loro sistema immunitario di identificare e combattere efficacemente il virus.
Sebbene questa caratteristica non serva da barriera contro la contrazione del virus, protegge le persone dall’esperienza dei sintomi e degli effetti del Covid-19.
Jill Hollenbach, il coordinatore dello studio, ha sottolineato l’importanza di avere un esercito che possieda la capacità di identificare in anticipo l’avversario.
Questo vantaggio può essere paragonato all’avere soldati ben preparati al combattimento e che hanno già familiarità con ciò a cui prestare attenzione.
Su cosa si è basato lo studio
L’enfasi dello studio è stata sul meccanismo di identificazione impiegato dal corpo per distinguere tra i propri componenti e le entità esterne.
Questo meccanismo, noto come HLA (antigeni leucocitari umani), è stato oggetto di approfondite ricerche.
I risultati hanno rivelato che circa il 20% delle persone che non hanno mostrato sintomi possedeva una mutazione in uno dei geni HLA, in particolare HLA-B*15:01.
Al contrario, solo il 9% degli individui sintomatici ha mostrato la stessa mutazione. Inoltre, la probabilità di rimanere asintomatici aumentava di otto volte se era presente la duplicazione di questa mutazione.