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Economia e Lavoro

Se lo possiedi in auto ti ritirano subito il libretto di circolazione: è illegale

Una pratica molto diffusa anche nel nostro Paese, che prevede il ritiro del libretto di circolazione. Ecco di cosa parliamo.

Posto di blocco e multa – Imilanesi.Nanopress.it

Modificare l’auto a proprio piacimento e renderla esclusiva è diventata da alcuni anni una tendenza. Il cosiddetto tuning auto è una pratica diffusa anche nel nostro Paese, ma attenzione, bisogna rispettare i limiti imposti dalla legge per non essere considerata illegale. Scopriamo quando il tuning diventa illegale!

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Cosa dice la normativa del CdS sul tuning

Sono in tanti a richiedere modifiche sulla propria vettura, per renderla più originale e distinguerla dalle altre, e anche più sportiva. La pratica viene denomina a tuning auto e può riguardare sia la meccanica che l’estetica del veicolo.

A regolamentare il tuning auto nel nostro Paese è il Codice della Strada, che stabilisce le regole con gli articoli 71, 72, 75 e 78 presenti nel Titolo III “Veicoli a motore e loro rimorchi”.  La prima cosa da sottolineare è che le modifiche da effettuare nei veicoli devono essere obbligatoriamente omologate, quindi devono essere conformi alle regole stabilite dal Ministero dei Trasporti.

La norma stabilisce le tipologie di dispositivi che si possono modificare e i limiti consentiti, oltre i quali sono considerati a tutti gli effetti illegali. Le modifiche eseguite nel veicolo, per risultare legali, devono essere riportate sul libretto di circolazione.

Non solo, può anche essere necessario un nulla osta da parte della casa madre, come per esempio se si vuole cambiare la potenza del veicolo, da richiedere in alcuni casi per aggiornare il libretto. Ad effettuare l’aggiornamento del libretto è il Dipartimento trasporti terrestri, che rilascia il documento solamente se è tutto nella norma.

Cosa si può modificare nell’auto in Italia

A livello estetico, sono tante le modifiche con il tuning auto che si possono effettuare nel nostro Paese. Ad esempio, si può installare sul veicolo uno spoiler posteriore, che non deve però superare il mezzo in larghezza e in lunghezza.

È anche possibile cambiare paraurti e minigonne nel caso in fase di omologazione quelli nuovi sono stati previsti come optional. Si possono cambiare anche i fari e i cerchi delle auto. Questi ultimi, se sono della stessa misura, non richiedono omologazione, ma se sono di una misura diversa bisogna aggiornare il libretto di circolazione.

Bisogna rispettare la normativa anche se si vogliono installare vetri oscurati. Occorre infatti eseguire l’oscuramento vetri con materiale omologato, ma solo dove è consentito.  Anche a livello meccanico si possono fare delle modifiche, come per esempio alla marmitta e al silenziatore di scarico, da cambiare solamente con pezzi omologati.

Per il cambio della marmitta occorre aggiornare la carta di circolazione, così come bisogna fare per sostituire l’impianto freni. Anche la potenza del motore può essere cambiata, a patto di avere il permesso dalla casa madre con un nulla osta. Si può sostituire anche il sistema di alimentazione per installare a metano o GPL.

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Modifiche illegali che non devi avere in auto: rischi il ritiro del libretto di circolazione

Come già detto, tutte le modifiche tuning previste in Italia dalla legge devono essere omologate e trasferite nel libretto di circolazione. Attenzione a rispettare i limiti consentiti, e si va oltre scatta subito il ritiro del libretto. Ecco alcune delle modifiche che in Italia sono illegali:

  • Le gomme non possono essere sostituire con tipologie e velocità differenti da quelle indicate dal libretto;
  • I paraurti non possono essere cambiati, tranne che il costruttore non preveda altri tipi omologati e opzionali;
  • Non è permesso circolare con i vetri oscurati che coprano di 180° la visuale del conducente. Si possono oscurare i finestrini laterali posteriori e il parabrezza posteriore, ma il marchio del costruttore deve essere visibile;
  • È vietata la sostituzione delle sospensioni sotto alcune soglie per ribassare le auto da strada, se non certificata dal costruttore. Alcuni marchi effettuano il ribassamento con certificato originale della casa originaria.

Chi non rispetta le regole può incorrere in pesanti sanzioni che vanno dai 422,00 euro al ritiro del libretto.

Published by
Giusy Pirosa