Una semplice moneta può cambiare davvero la vita: i fortunati possessori non sanno di avere in tasca un sacco di soldi.
La maggior parte delle famiglie italiane sta vivendo un momento molto complicato dal punto di vista economico, visti i tanti aumenti dell’ultimo periodo. Tanti nuclei che facevano già molta fatica ad arrivare alla fine del mese hanno dovuto fare i conti con alcune ulteriori spese: le bollette di luce e gas hanno infatti raggiunto in alcuni casi cifre vertiginose e anche i prezzi dei generi alimentari sono saliti parecchio. I bonus e gli incentivi proposti dai vari governi hanno permesso in qualche modo di reggere l’urto di questi rincari, ma la situazione appare ancora molto complessa.
Ecco perché in molti sono alla ricerca di qualsiasi possibilità di introito, compreso qualche colpo di fortuna. Il consiglio è infatti quello di rovistare attentamente nei cassetti, negli armadi e nelle credenze della propria abitazione e anche in quelle di genitori e nonni. Un’attenta ricerca può permettere di ritrovare qualche oggetto prezioso e magari anche qualche pezzo da collezione. In tanti sperano infatti di aprire uno scomparto e ritrovare qualche moneta antica che potrebbe valere una somma niente male. Sono molte, infatti, le monete rare che oggi hanno un valore da capogiro: tra queste ci sono anche le vecchie lire, che nel 2002 hanno lasciato il posto all’euro.
Ma cosa può comportare un valore molto elevato? Non basta, ovviamente, che la moneta sia molto vecchia. Per arrivare a cifre davvero considerevoli è infatti necessario che il pezzo presenti anche qualche anomalia, come ad esempio un’irregolarità del disegno o del bordo o magari un errore nella scritta. In presenza di questi particolari la moneta potrebbe ottenere un valore enorme. E’ il caso della moneta da 5 lire, che fa pensare subito allo storico pezzo con raffigurato il Delfino.
Questa moneta ha il potere di riportare alla memoria un’Italia che non c’è più e di far venire tanta nostalgia a chi ha qualche anno in più. Ma non solo. La moneta da 5 lire, infatti, può raggiungere un valore clamoroso: il modello Uva può arrivare fino a 40.000 euro. Eppure c’è un pezzo da 5 lire che può valere ancora di più.
Si tratta di una moneta da 5 lire emessa addirittura nel lontano 1901 e che prende il nome di Aquila Sabauda. Non è una denominazione casuale, dato che in quel periodo in Italia vigeva la monarchia e da qualche tempo era diventato re Vittorio Emanuele III. La moneta da 5 lire ‘Aquila Sabauda’ aveva raffigurata un’aquila su una delle sue facce, mentre al centro si poteva vedere chiaramente lo stemma dei Savoia. Sull’altro lato la moneta presenta il volto di Vittorio Emanuele III, che era salito al trono l’anno prima. Ma quanto vale questo pezzo?
Molto dipende dalle condizioni in cui questa moneta è giunta fino a noi. Se la moneta da 5 lire ‘Aquila Sabauda’ si trova in un buono stato, il suo valore può arrivare fino a 15.000 euro. Ma se il pezzo si trova in ottime condizioni, ecco che il valore può raggiungere addirittura l’incredibile somma di 100.ooo euro.