Senago sceglie di ricordare Giulia Tramontano e Thiago, con una marcia che è stata organizzata per il 19 giugno, che inizierà in Piazza Aldo Moro alle ore 21:00.
La marcia andrà per tutte le vie della città, per poi giungere a conclusione in Piazza Tricolore. Senago non vuole dimenticare Giulia Tramontano e il suo piccolo Thiago, mai venuto alla luce.
I due, sono stati uccisi, mentre la 29enne era al settimo mese di gravidanza, a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello nell’appartamento della città di Senago.
La comunità di Senago prega per Giulia davanti al murales
La comunità di San Paolo Apostolo di Senago e l’amministrazione comunale hanno organizzato una marcia in suo onore, nel corso della quale gli adulti dovranno indossare qualcosa di rosso, mentre i bambini degli indumenti bianchi. Proprio domenica a Napoli, città in cui Giulia è cresciuta, sono stati celebrati i funerali della giovane ragazza e del piccolo. Mentre a Senago gli abitanti erano riuniti nel punto in cui il corpo della giovane donna è stato abbandonato dal compagno e poi ritrovato dalle forze dell’ordine sotto indicazioni dello stesso.
In via Monterosa in questi giorni è stato realizzato un murales che ritrae la giovane donna incinta che ha tra le braccia un bellissimo bambino. In tanti hanno raggiunto il posto lasciando lì i mazzi di fiori, biglietti e recitando preghiere in un silenzio assordante che racconta e dimostra sgomento e dolore per quanto successo.
Le verità clamorose su Alessandro
Intanto continuano a venire fuori clamorose verità sulla vita di Alessandro. In particolare un collega che lavora nello stesso locale dell’assassino da anni, di avere sempre avuto la sensazione che nascondesse qualcosa. Infatti soltanto recentemente, lui come tutti gli altri colleghi avevano scoperto che Alessandro Impagnatiello avesse dei figli soltanto grazie ad amici e conoscenti comuni. In tutto questo, il barman, ha sempre negato la realtà dei fatti.
Alessandro, ricordiamo, ha confessato il delitto soltanto dopo il ritrovamento delle tracce ematiche della giovane giulia, attraverso il luminol nell’appartamento in cui viveva insieme a lei. Dal momento in cui la giovane ragazza è scomparsa e per tutta la durata delle ricerche, non ha mai smesso di inviare messaggi al cellulare di lei. Il cellulare ancora oggi non è stato ritrovato. Negli sms le chiedeva di rientrare accusandola di avergli rovinato la vita andando via in quel modo.
In uno dei messaggi Alessandro afferma: “I giornalisti mi stanno molestando sotto casa. Ti prego è invivibile così. mia mamma piange. mio fratello pure”. Nel frattempo crescono i dubbi di un eventuale coinvolgimento della madre che potrebbe essere stata informata in un secondo momento e che avrebbe deciso di proteggere in qualunque modo il figlio fino alla fine.