La Polizia ha sequestrato immobili per un valore di 3 milioni di euro eseguendo la richiesta del questore del Tribunale di Milano verso un coppia.
I 70enni avevano alle spalle un lungo percorso criminale e gli inquirenti erano da tempo sulle loro tracce.
Sequestro di beni per 3 milioni di euro
La Polizia ha sequestrato il patrimonio immobiliare di una coppia di 70enni di Milano, che negli anni avevano accumulato un grande quantitativo di denaro in maniera illecita per poi investirlo in diversi beni immobiliari.
In particolare, i due erano proprietari di due case a Bollate, un appartamento al centro di Milano e un altro a Torino per il quale c’è stata la collaborazione della Questura torinese, il tutto stimato in 3 milioni di euro.
I provvedimenti di sequestro nei loro confronti sono scattati da parte del Tribunale di Milano, che dopo anni di accertamenti hanno constatato che i due si erano arricchiti con il tempo in maniera illegale.
La coppia criminale
Le indagini condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura milanese hanno colpito un 70enne noto alle forze dell’ordine da diverso tempo, fin da ragazzo infatti si era macchiato di diversi reati, come furti, rapine, associazione a delinquere, reati contro il patrimonio e riciclaggio.
Anche la moglie, una donna della stessa età, ha un curriculum criminale notevole, in particolare secondo dli investigatori avrebbe ricettato oggetti preziosi rubati da conoscenti e familiari specializzati in furti nelle abitazioni e truffe a coloro che sono più deboli, ad esempio persone anziane.
Per fare questo si serviva di una società fittizia intestata a suo nome.
Tutti i reati contestati alla coppia andavano avanti da anni, con un’intensificazione delle attività illecite specialmente da metà degli anni Novanta fino ai giorni nostri.
Dei veri Bonnie e Clyde moderni quelli fermati dalle forze dell’ordine, che ora dovranno rispondere dei loro reati. In particolare, l’uomo ha alle spalle come dicevamo, diversi precedenti, anche contro il patrimonio e secondo la Questura questi sono stati commessi con modalità tali da rendere tutto ciò un allarme sociale molto grave.
Di riflesso, sono scattate indagini anche verso i familiari della donna poiché collaboravano agli illeciti. A tal proposito gli inquirenti hanno controllato diverse abitazioni a loro appartenenti e interrogato diversi sospettati per chiarire il loro coinvolgimento nei loschi affari della coppia malavitosa.