Un uomo si fingeva agente segreto e militare. La truffa scoperta a giugno 2021. Ecco cosa è emerso dalle indagini.
Un uomo di 47 anni si era finto militare ed agente segreto. La truffa è stata scoperta nel mese di giugno del 2021. Utilizzava divise specifiche e documenti falsi per attuare i suoi piani truffaldini, al fine di spacciarsi come un soggetto appartenente alla marina militare, ai servizi di sicurezza del Vaticano e all’Aise.
Un truffatore seriale di 47 anni è stato condannato a scontare una pena detentiva di 4 anni e 10 mesi con rito abbreviato per aver finto di essere un militare e un agente segreto.
Per attuare le sue truffe, l’uomo faceva uso di divise e di documenti mendaci al fine di accreditarsi alla Marina militare, all’Aise e al reparto sicurezza del Vaticano. L’arresto è scattato nel mese di giugno del 2021 e ora è giunta la sentenza.
Sull’uomo, pendono diversi capi di accusa, tra cui corruzione, truffa, autoriciclaggio, possesso e fabbricazione di documenti falsi, accesso abusivo a sistema informatico. Le sue rocambolesche azioni ricordano il film Prova a prendermi, in cui Leonardo Di Caprio svolge un ruolo simile, nei panni di Frank Abagnale Jr.
L’uomo, inoltre, era riuscito a legare il suo nome, anche se in maniera del tutto falsa, al caso della liberazione di Giuliana Sgrena e a quello di Abu Omar. Il 47enne avrebbe ingannato – tra gli altri – anche Roberto Cotti, ex senatore del Movimento 5 Stelle ed ex membro della Commissione Difesa, il quale gli avrebbe dato una attestazione.
All’uomo si era presentato come agente segreto. Diversi soggetti appartenenti alle forze dell’ordine sono indagati, in quanto avrebbero abusivamente fatto accesso alle banche dati ambite dal truffatore.
Oltre a Cotti, l’uomo avrebbe raggirato anche diversi imprenditori, ai quali avrebbe sottratto cifre che oscillano dai 2 mila ai 4 mila euro, al fine di sbrigare per loro delle pratiche tributarie mediante agganci personali.
L’uomo avrebbe fatto accesso, in modo abusivo, a sistemi informatici per l’ex parlamentare di FI, Amedeo Matacena, che – dopo la latitanza a Dubai – è deceduto poco tempo fa.
Inoltre, il 47enne affermava di avere legami con altri politici, ma erano solo menzogne. Inoltre, si sarebbe macchiato del reato di corruzione in relazione a un capo della Polaria, poi sospeso, per agevolargli pratiche, sbarchi e imbarchi. Avrebbe falsificato, inoltre, passaporto diplomatico e lasciapassare dell’ONU per compravendite di metalli preziosi.