Le telecamere di videosorveglianza alzano il livello di sicurezza della propria casa: tutti i chiarimenti sull’installazione in giardino.
Per aumentare la sicurezza della propria abitazione in molti si affidano a soluzioni consolidate, come la porta blindata, l’allarme, le grate alle finestre e molto altro ancora. Tuttavia, se si vuole controllare tutto ciò che accade all’interno e all’esterno della propria casa si deve optare per un sistema di videosorveglianza, possibilmente con strumenti all’avanguardia che riescano a catturare ottime immagini anche nelle ore notturne. Sia che si tratti di una villa fuori città o di un appartamento condominiale, le telecamere sono spesso decisive per prevenire i furti e per avvisare in tempo le forze dell’ordine.
Telecamere di videosorveglianza: tutto ciò che bisogna sapere
Ma allora le telecamere si possono piazzare in qualsiasi posto dentro e fuori la propria casa? In realtà non è proprio così, dato che bisogna sempre rispettare le regole e i divieti previsti dalla legge. Il rischio è quello di andare a violare la privacy delle altre persone e incappare quindi in sanzioni anche piuttosto pesanti. Il sistema di videosorveglianza deve essere installato nella maniera corretta: la presenza delle telecamere, infatti, deve essere evidenziata con un’apposita segnaletica, a prescindere dalla tipologia di abitazione in cui si vive. Inoltre, le registrazioni acquisite dalle telecamere possono essere conservate per un massimo di 48 ore: nel caso in cui il materiale diventi di interesse delle forze d’ordine, le stesse dovranno inviare una richiesta motivata di acquisizione delle immagini al proprietario delle telecamere.
Le telecamere vanno quindi installate solo nelle aree di pertinenza, ovvero in quelle zone dove si è certi di non riprendere spazi comuni (giardini, parcheggi…) e di non riprendere i pedoni che camminano per strada. Pertanto le telecamere devono essere piazzate in prossimità della porta d’ingresso di casa oppure delle finestre, senza andare a inquadrare il pianerottolo o la strada. Come accennato in precedenza, il proprietario deve provvedere a informare della presenza delle telecamere con l’opportuna segnaletica: non è necessario richiedere alcuna autorizzazione.
Per quanto riguarda gli spazi comuni degli appartamenti condominiali, il nulla osta deve passare dall’autorizzazione assembleare. E non è possibile inquadrare aree private delle singole abitazioni, come ad esempio i balconi e i terrazzi.
L’altezza giusta per le telecamere esterne: tutti i dettagli
Un altro dettaglio molto importante da tenere in considerazione, in caso di installazione di telecamere esterne, è quello dell’altezza. Questo aspetto, infatti, può risultare decisivo. Le telecamere installate alla giusta altezza impediscono furti o danneggiamenti da parte di terzi e consentono anche di avere sempre a disposizione immagini chiare. Per questo motivo il consiglio che viene dato a chi vuole piazzare delle telecamere esterne è di installarle a circa 4 metri dal suolo. Chiaramente il proprietario dell’abitazione può decidere di installarle anche ad un’altezza diversa, se lo ritiene opportuno e se la propria casa richiede un posizionamento differente.
Venendo infine al cartello che segnala la presenza di telecamere, le informazioni che deve contenere comprendono il nome del titolare del trattamento delle immagini (in caso di azienda la ragione sociale, ndr); il nome del responsabile del trattamento delle immagini; i principi generali che fanno riferimento al trattamento dei dati, i tempi di conservazione e le modalità di cancellazione delle immagini; infine, il motivo che ha spinto il proprietario ad installare il sistema di videosorveglianza. I cartelli devono trovarsi nei pressi delle telecamere e in un formato che li renda chiaramente visibili ai passanti.