In un quartiere di Milano è apparsa una scritta contro un writer incivile. In quale quartiere di Milano siamo?
A Milano vi sono molti writer che imbrattano i muri della città con scritte più o meno artistiche. L’arte dei murales per alcuni una vera forma artistica per altri semplici forme di degrado, è molto diffusa in tutto il mondo.
In un quartiere di Milano, è scoppiata una vera battaglia tra un writer del posto e i residenti. Per sapere tutto circa la vicenda, vi suggerisco di continuare e leggere con attenzione.
Graffiti in un quartiere di Milano
I graffiti ben fatti sopra un muro autorizzato, non sono atti di vandalismo. Tutti i disegni artistici fatti con le bombolette, per abbellire una parete sono delle forme d’arte. Diverso il caso di scritte fatte per imbrattare i muri, ritenute veri atti di vandalismo.
In alcuni luoghi del mondo, queste manifestazioni culturali, sono riconosciute come vera arte urbana, che vien eseguita da artisti locali. Si tratta in tali casi di murali decorativi, ritenuti vere e proprie forme d’arte. Sebbene non vi siano leggi relative alla street art, i murali sono dei disegni artistici, quindi non si tratta sempre di deturpamento.
I graffiti che non sono autorizzati, che si trovano spesso sopra muri, treni e altre superfici cittadine, sono illegali e per essere rimossi occorrono ingenti somme di denaro. Quello dei graffiti illegali e non autorizzati, è un problema che riguarda molte città nel mondo.
Occorre precisare che chi scrive sui muri, sui palazzi pubblici e privati, rischia una multa di un centinaio di euro e la reclusione fino a sei mesi. Per i casi di vandalismo e graffiti su monumenti o palazzi d’interesso storico, la pena sale fino a un anno di reclusione e tremila euro di multa.
Lo scontro tra un writer e i residenti di un quartiere di Milano
In molte città il writing o graffitismo, è considerato una forma di espressione culturale e personale. Esistono murali, che sono delle vere e uniche opere d’arte. Quando un writer lavora col consenso del proprietario, di certo si tratta di arte legale. In generale si può affermare che il graffitismo, legale o illegale, costituisce un potente mezzo di comunicazione.
Va detto che vi sono molti writer incivili, che spendono molto tempo della loro notte per imbrattare i muri con scritte insensate. Molti muri di Milano, sono piene di scarabocchi di ogni tipo, provocando l’indignazione dei residenti.
Nel quartiere milanese di San Gottardo, un writer del posto ha ricevuto un offesa dai residenti. Gli abitanti del posto hanno definito il writer illegale un “imbecille che fa scarabocchi”. Il writer sentendosi profondamente offeso, ha risposto con un altro messaggio, nel quale ha ripreso le parole usate dai milanesi.
L’arte graffitara a Milano, è molto sviluppata, basta pensare a murales di artisti famosi come Blu, che ha abbellite varie zone della città. Si tratta di graffiti che costituiscono vere forme d’arte urbana di strada. Al contrario, alcuni writers milanesi, con i loro imbrattamenti e scritte oscene sulle facciate dei palazzi, danneggiano il patrimonio culturale delle città, e si possono considerare vere espressioni d’inciviltà.
Arte e vandalismo
Occorre distinguere tra arte e vandalismo, quando di parla dell’arte di strada. Il confine che separa l’arte da un mero atto vandalico, spesso è sottile. Tutte le opere d’arte belle e che fanno riflettere su qualcosa, che ispirano il pensiero collettivo, sono di certo forme di cultura.
Diversa la questione per le scritte, che spesso si ritrovano sui mezzi pubblici, veri atti vandalici. Le varie forme d’arte, che prendono forma in contesti e spazi pubblici, sono una forma di libertà di pensiero che non sempre è espressione di ribellione.
E’ importante saper distinguere, tra forma d’arte e le scritte dei graffitari, che imbattono le pareti scrivendo stupidaggini. Va detto che quella dell’arte di strada, è un fenomeno antico che nasce in America negli anni 50. Un fenomeno che col passare dei decenni è diventato globale, universalizzante accettato.