A Milano è emergenza siccità. Quella che sta per arrivare in Lombardia è una primavera avara, tutta diversa dalle aspettative di ciascuno di noi.
Per questo a breve scatterà il piano di emergenza, proprio come è stato annunciato dall’assessore regionale Massimo Sertori durante l’intervento al Forum siccità che si è tenuto alla triennale di Milano nella tarda mattinata di Lunedì 20 marzo.
La situazione secondo gli indicatori è abbastanza critica, peggiore rispetto all’anno precedente, a dirlo sono proprio i dati registrati.
A mancare sono circa 2 miliardi di metri cubi di acqua, con un deficit del 60%. Le risorse idriche disponibili rispetto allo scorso anno sono decisamente sotto la media. Nel 2022 per esempio il deficit era interno al 57%. Ciò significa che questo è il secondo inverno durante il quale la pioggia in pianura si fa attendere e lo stato nevoso in montagna manca e quindi non basta per garantire le giuste quantità di acqua per tutta la primavera e per l’estate.
A fronte di una situazione preoccupante e devastante per l’agricoltura, un tavolo regionale continua a monitorare la situazione da diverse settimane. L’acqua presente nei laghi è poca, per cui tutte le associazioni di categoria, gli agricoltori e non solo, cercano di trovare un modo per trattenerla lì più a lungo possibile ed evitare o limitarne la dispersione.
I laghi in difficoltà sono il lago di Garda, il Lago d’Idro, il lago Maggiore, il lago d’Iseo e il lago di Como. Ma vale lo stesso discorso anche per i fiumi. Politica e agricoltori chiedono agli operatori idroelettrici di attivarsi per trattenere le risorse necessarie, raccogliendo l’acqua più possibile nei bacini.
L’agricoltura Lombarda già adesso, così come in futuro, ha bisogno di grandi quantità di acqua per non rovinare tutto il lavoro fatto nel corso degli ultimi mesi. Per questo motivo bisogna fare tutto il possibile per evitare che questa situazione abbia delle ripercussioni anche sull’economia.
La regione che è già in difficoltà a causa della crisi che ha dovuto affrontare e che dovrà continuare ad affrontare nel corso dei prossimi mesi a causa della pandemia e della guerra Russia Ucraina, ha bisogno di aiuto.
L’obiettivo principale in tutto questo, è cercare di rendere stabile la situazione per evitare che tutto ciò che è accaduto nel corso degli ultimi due anni diventi la normalità.
Ovviamente secondo quando è stato puntualizzato dal professore Sertori si deve collaborare perché soltanto in questo modo si può tornare alla normalità limitando i danni. Il cambiamento climatico che interessa l’Italia ormai da parecchio tempo, è tanto preoccupante. La situazione è completamente fuori controllo in qualsiasi regione.