Siccità in Lombardia, oggi la prima riunione

Sono pronti a riunirsi intorno al tavolo i politici della Regione Lombardia, che dovranno trovare una soluzione e delle strategie adeguate da attuare per poter affrontare la problematica, determinando tutte le manovre possibili in grado di risolvere il grave disagio che ha colpito la popolazione.

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Al momento manca circa il 57% dell’acqua utile in questo periodo, proprio come è successo l’anno scorso. Lo scorso anno poi arrivò un’estate di piena siccità, molto pericolosa per le colture.

Giorno 3 marzo, nel pomeriggio, avrà luogo un tavolo regionale. Si riuniranno attorno ad esso tutti i politici della zona, per cercare di trovare le strategie utili, che consentono di affrontare la problematica.

Il tutto adottando le tecniche più giuste per produrre l’energia idroelettrica e fronteggiare il disagio della carenza o dell’assenza dell’acqua, che è un problema in modo particolare in agricoltura.

Agricoltori senza acqua, il problema riguarda proprio i raccolti della zona

Per gli agricoltori l’acqua è fondamentale, sia per la bonifica che per le irrigazioni. Già a partire da dicembre l’erogazione dell’acqua da parte dei laghi della Lombardia si è ridotta al minimo. Nel Lago di Garda, per esempio è presente molta meno acqua rispetto all’anno scorso. Il livello è sceso molto più di quanto si potrebbe pensare.

Peraltro sotto al lago è presente una centrale di A2A sul Mincio, che si è fermata per l’assenza dell’acqua, non potendo in alcun modo lavorare.

L’emergenza quest’anno ha raggiunto dei livelli impensabili. La situazione è davvero rischiosa

Chi ha sempre seguito l’emergenza, dice che questa situazione sta diventando sempre più surreale e impossibile da affrontare, proprio per questo non si ha idea di cosa fare, almeno per il momento. Si ha una sola certezza: serve la collaborazione tra le parti.

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La riunione coordinata dal Presidente della Regione Fontana, andrà a lavorare sulla valutazione e la regolazione dei flussi minimi che riguardano i laghi, i fiumi e tutti i corsi di acqua e i canali residui. Per adesso mancano quasi 2 miliardi di metri cubi di acqua rispetto alla media che va dal 2006 al 2020, sia a causa della scarsità della pioggia che a causa della scarsità di neve.

Quanta acqua è presente nel Po, nel lago d’Iseo e in tutti gli altri che percorrono la Lombardia

Il Po adesso è a meno 3,2 m, il lago d’Iseo è al 16% di riempimento. Segue poi il lago di Como che è al 18%, il lago di Garda al 37%, infine a chiudere la lista è il Lago Maggiore che è soltanto al 39%.

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Si passa dalla logica di emergenza alla logica di prevenzione e programmazione, che servono per non continuare a mettere a rischio i raccolti più di quanto non lo siano stati fino ad ora.

Secondo la direttrice generale del consorzio est Ticino Villoresi, la dottoressa Valeria Chinaglia, l’unica cosa che rimane da fare è orientarsi verso la gestione unitaria dell’acqua. Questo andrebbe fatto soprattutto per interesse collettivo. Ad occuparsene dovrebbero essere degli enti pubblici, che dovrebbero ricorrere ai pozzi per il soccorso, nei periodi maggiormente rischiosi come quello che stiamo affrontando adesso.

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