Allarme Siccità. La situazione in Lombardia nei primissimi mesi del 2023 è più che disastrosa. La mancanza d’acqua sta toccando livelli inauditi. Grave rischi per l’agricoltura. Quali sono state le parole del governatore Attilio Fontana
La Lombardia, una delle regioni più industrializzate e popolate d’Italia, sta affrontando una delle peggiori siccità degli ultimi anni. Nel 2023, la situazione è peggiorata a causa di una combinazione di fattori, tra cui la mancanza di pioggia, il cambiamento climatico e la crescente domanda di acqua. Le riserve idriche medie del periodo si attestano di solito intorno ai 3,4 miliardi di metri cubi di acqua. Al momento sono di 1,4 miliardi. Significa che la regione è manchevole di 2 miliardi di metri cubi.
Ciò si traduce principalmente in gravi danni per i produttori agricoli con conseguente aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e una diminuzione della produzione di cibo in tutto il territorio lombardo e non solo.
Pochi giorni fa ha fatto sorridere (amaramente) lo scambio polemico tra il deputato dei Verdi-Si, Angelo Bonelli, e la presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Bonelli aveva mostrato delle pietre provenienti dal fiume Adige per dimostrare il basso livello dei corsi d’acqua nel Nord d’Italia. “Presumo che lei non voglia dire che in 5 mesi ho prosciugato l’Adige, nemmeno Mosè”, ha replicato la Premier. “Caro Bonelli, la ringrazio che mi riconosca questi poteri ma non ce li ho”, ha concluso.
Il deficit, però, è un dato concreto, un pericolo per gli impianti idroelettrici e per le produzioni agricole di cui la politica si deve occuare. Il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la sua preoccuazione al Pirellone, durante una seduta indetta proprio sulla crisi idrica in data giovedì 30 marzo. É emerso che dallo scorso mese di dicembre sono state applicate azioni volte al risparmio delle risorse idriche. Tuttavia, l’assenza di pioggia continua a essere una situazione dannifera. “Un segnale positivo giunge dall’essere riusciti a fermare la discesa dell’altezza dei laghi”, ha detto Fontana. Si sono recuperati circa 80 milioni di metri cubi di invaso durante l’ultimo mese.
Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia, ha parlato dell’esigenza di prevedere un piano emergenziale che richieda pianificazione e risorse adeguate. Gli agricoltori, quindi, dovranno iniziare a pensare di stringere i denti e a rimandare le semine.
Un debole segnale positivo è il ritorno dell’acqua nel Naviglio Grande. La portata è stata limitata a poco più di 20 metri cubi al secondo.
In conclusione, la siccità in Lombardia nel 2023 sta avendo un impatto significativo sulla produzione agricola, l’approvvigionamento idrico delle città e delle industrie e sulla vita quotidiana della popolazione. Sono necessarie soluzioni a lungo termine per garantire la disponibilità di acqua in futuro e proteggere le risorse idriche della regione.