Le sigarette elettroniche usa e getta stanno diventando una vera e propria moda, ma siamo sicuri che facciano meno male delle sigarette?
È ormai dall’inizio di questo millennio che in Europa, e in Italia, sono state introdotte in commercio le sigarette elettroniche. Il principale scopo di questi dispositivi era aiutare tutti coloro che avessero il vizio del fumo a smettere di fumare, con la convinzione che la sigaretta elettronica fosse meno dannosa.
Infatti tantissimi fumatori hanno provato ad approcciarsi a questi dispositivi, spesso e volentieri fallendo. Tuttavia ad oggi dietro c’è un marketing che va ben oltre il benessere e la salute del consumatore. Lo vediamo con dispositivi come le famose “svapo”, le Iqos, e altri prodotti che funzionano con il tabacco scaldato, e infine anche con le sigarette elettroniche usa e getta.
Ma fanno davvero meno male delle sigarette tradizionali? In molti che hanno analizzato questi dispositivi avrebbero da ridire a riguardo.
Sigarette elettroniche usa e getta, sono meno rischiose delle sigarette? Ecco cosa ne pensano gli esperti
Purtroppo o per fortuna, gli effetti a lungo termine della sigaretta tradizionale sono ormai ben noti a tutti: è la prima causa di tumore ai polmoni, causa infertilità, impotenza, problemi ai denti, problemi cardiaci… oltre che causare una forte dipendenza fisica e psicologica. Oggi sembra così scontato pensare che il fumo della sigaretta faccia male.
Però basti pensare che ancora nel 1975 (meno di cinquant’anni fa) si poteva ancora fumare negli ospedali, sui mezzi pubblici e al chiuso. Adesso, dopo un’attenta analisi degli effetti a lungo termine, la legge è sempre più severa a riguardo. Anzi, negli ultimi anni su tutti i pacchetti di sigarette ci sono delle immagini molto forti e dei messaggi che dovrebbero disincentivare l’acquisto.
Tuttavia, se le sigarette sembrano essere (e sono) estremamente dannose, dispositivi come le sigarette elettroniche usa e getta sono vendute come se fossero dei giocattolini o delle caramelle: coloratissimi, mille gusti, mille forme, aspetto super accattivante. Chiunque vada in tabaccheria anche solo per una ricarica si trova sul bancone in esposizione questi oggetti che incuriosiscono e catturano l’attenzione, e spesso si ritrovano a comprare senza nemmeno sapere che cos’hanno acquistato.
Per ovvie ragioni, non sono ancora conosciuti gli effetti a lungo termine di tali dispositivi. Tuttavia moltissime di queste sigarette hanno una percentuale di nicotina che si aggira verso il limite massimo imposto dalle direttive europee. Quindi, anche se gli effetti a lungo termine di questo dispositivo fossero nulli, ci si ritroverebbe senza dubbio a sviluppare una dipendenza da nicotina non da poco.
La preoccupazione maggiore, infatti, è che spesso le sigarette elettroniche usa e getta si trovano in mano a ragazzini, che invece di perdere il vizio del fumo lo prendono. Inoltre non sono ancora noti i rischi dati dagli aromi presenti nel liquido. Sicuramente non saranno nulli: a differenza delle “svapo”, molti consumatori hanno avuto esperienze di forti nausee e mal di testa dopo aver fumato una sigaretta usa e getta per qualche ora.
Questo fa pensare che siano dannosi per la salute, oltre che ad alimentare o a creare nei più giovani la dipendenza da nicotina.
Il rischio ambientale
Negli ultimi decenni abbiamo anche avuto esperienza dei danni alla salute che provoca l’inquinamento. Infatti la maggior parte dei brand sta cercando di adottare soluzioni green, involucri riciclabili, produzioni a basse emissioni di CO2… proprio perché ci si sta rendendo conto che il nostro pianeta non può sopravvivere continuando a produrre la quantità di rifiuti che produciamo.
Probabilmente questo lato viene preso, come al solito, molto sottogamba, ma è ancora più grave: il fatto che questi dispositivi durino giusto qualche giorno e poi vadano a finire direttamente nell’indifferenziata non danneggia solo la salute di chi fa uso di questi dispositivi, danneggia la salute di tutti.
Anzi, il fatto che la maggior parte dei consumatori la gettino nell’indifferenziata è un gravissimo errore: una volta terminato il liquido, dovremmo andare a buttarla in un cassonetto in cui si buttano pile e dispositivi elettronici.
Quindi, se per le sigarette tradizionali sappiamo a cosa andiamo incontro, per queste brancoliamo nel buio, con la certezza però che stiamo danneggiando il pianeta e introducendo i giovanissimi al vizio del fumo.