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Ambiente

Simulazione piena nel Pavese: manovre di prevenzione di AiPo

AiPo ha messo in atto una simulazione di una piena al fine di attuare delle manovre volte a scongiurare rischi idraulici e a evitare tale problema ambientale attraverso una specifica esercitazione. 

Simulazione piena – imilanesi.nanopress.it

AiPo ha messo in atto una esercitazione a Chignolo Po, al fine di attuare delle manovre di prevenzione per scongiurare il pericolo di piena. Tutto lo staff tecnico è stato impegnato nell’operazione: durante questa occasione, sono state messe in atto, dunque, tutte le regole del modello ideato in caso di incremento dell’acqua del fiume.

Simulazione piena nel Pavese attuata dallo staff tecnico di AiPo

Lo staff tecnico di AiPo ha messo in atto un’esercitazione a Chignolo Po a scopi preventivi. In questo senso, gli operatori hanno simulato la piena del fiume, al fine di evitare problemi, qualora tale evenienza si presentasse. Pertanto, si sono messi in pratica le azioni necessarie per contrastare questo problema che si verifica spesso in diversi posti d’Italia

Le manovre di prevenzione anti-piena, dunque, rappresentano un ottimo metodo per tenere sotto controllo i fiumi e agire tempestivamente qualora si presenta tale problema. Per tale scopo, il gruppo di tecnici ha scelto il Pavese per attuare le varie fasi che si devono seguire nel caso in cui si verifica la piena del fiume.

La zona scelta dallo staff tecnico, ossia Chignolo Po, è un tratto di argine del corso acqua più lungo d’Italia, situato tra la foce del fiume Lambro e il Po. L’esercitazione ha richiesto, dunque, l’attuazione di manovre decisamente complesse e, pertanto, ha richiesto un lavoro durato per tutto il giorno.

Fiume – imilanesi.nanopress.it

Che cos’è una piena

La piena che può interessare un fiume riguarda il momento in cui la portata dell’acqua dello stesso supera la media stimata su base annuale.

Ciò può verificarsi, ad esempio, quando cadono piogge copiose o quando si sciolgono le nevi. Tale problema, inoltre, può avere luogo anche quando c’è un accumulo di ghiacci che si incastrano nei punti più stretti dell’alveo, provocando, nei fatti, un’ostruzione e, quindi, una piena che fa straripare il fiume.

Pertanto, si può verificare anche una inondazione che deriva da un allagamento, in breve tempo, di un’area non interessata, di solito, ad acque superficiali. Per tali ragioni, è molto utile attuare delle operazioni di simulazione, in modo da comprendere come agire in caso si verificassero queste problematiche ambientali ed evitare di arrecare danni al territorio, alle abitazioni e di avere vittime.

Published by
Daniela Caruso