Smantellata la banda dei boschi

Ritrovato dalla polizia il corpo di un giovane 24enne sulla superstrada di Malpensa ucciso per un carico di droga rubato.

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Il giovane aveva rubato un carico di droga. Il suo obiettivo era quello di aprirsi un giro per conto suo. La cosa, però, non è andata come pensava. Il boss del giro di droga a cui aveva rubato il carico, si è accorto dell’ammanco e lo ha ucciso. Non è stata, però, una morte veloce. Lo ha torturato fino a quando il ragazzo è morto.

Infine ha abbondonato il suo corpo lungo il ciglio della strada che porta a Malpensa, nella zona tra Lonate Pozzolo e Vanzaghello. In seguito al suo ritrovamento, gli agenti delle forze dell’ordine hanno iniziato le indagini che hanno portato alla cattura della banda. Dall’operazione, la polizia è riuscita a fermare 26 persone, e 24 di queste, ora, sono in carcere.

Smantellata la banda dei boschi

Si tratta della banda dei boschi, ragazzi che spacciavano droga tra il Piemonte e la Lombardia. I reati per i quali sono accusati vanno dall’uccisione con tortura, tentata storsione, rapina, detenzione di armi e reati che riguardano lo spaccio di stupefacenti. L’inizio dell’indagine risale ancora al 7 maggio del 2022.

Il ritrovamento del corpo del ragazzo è stato l’imput. Da qui gli inquirenti hanno iniziato ad indagare. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, gli agenti avevano scoperto che il 24enne faceva parte di una banda di pusher originari del Marocco. I loro capi erano due fratelli che controllavano varie piazze di spaccio nei boschi tra Milano, Varese, Novara e Lodi.

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Ed è proprio durante le indagini che gli agenti hanno scoperto il motivo per il quale il giovane è finito ucciso e il suo corpo ritrovato per strada. Il 24enne si era tenuto merce dal valore di trentamila euro. Il suo intento era quello di mettersi in proprio ed iniziare ad avere una piazza tutta sua.

La merce rubata apparteneva ad altri pusher che coprivano le piazze di Piomba, Oleggio e Marano Ticino, in Piemonte. La sua intenzione era aprire un nuovo mercato di spaccio vicino a Laveno Mombello, nelle zone di Varese. I capi della banda sembra, però, si siano accorti della sparizione della merce ed hanno, così, deciso di fargliela pagare.

Torturato a morte in un bosco

Prima della tortura, sembra che la compagna del boss abbia chiamato il padre della vittima, che risiede in Spagna, chiedendogli di saldare il debito del figlio. Non si sa quale sia stata la risposta. Comunque, hanno preso il 24enne e lo hanno portato nel bosco. Qui si è consumata la tortura che ha, poi, ha portato alla morte il 24enne di origini marocchine.

Il ritrovamento del suo cadavere ha dato, però, il via all’operazione che ha portato al fermo di 26 persone. I gip di Busto Arsizio, Lodi e Novara hanno emesso le misure cautelari. La squadra mobile di Milano, genova , Cremona, Novara, Lodi, Piacenza e Pavia hanno poi eseguito gli arresti, appoggiandosi anche agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Milano.

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