Sofia Castelli uccisa per gelosia

Oggi i funerali di sofia castelli uccisa dall’ex fidanzato, troppo geloso per permetterle di vivere la sua vita senza di lui.

Sofia Castelli
Sofia Castelli-Imilanesi.it

Si è detto molto dell‘omicidio commesso a sangue freddo dal giovane 23enne italiano di origini marocchine Zakaria Atqaoui. Oramai si sa che, la notte in cui ha deciso di uccidere Sofia, se ne è rimasto per sei lunghe ore chiuso nell’armadio ad aspettare il momento giusto per colpire.

La confessione è durata diverse ore davanti al Gip. In quell’occasione è stata riconosciuta anche la premeditazione. Erano giorni, infatti che l’omicida coltivava e preparava il suo folle gesto. Le ore passate chiuso nell’armadio della camera di Sofia non lo hanno fatto ritornare sui suoi passi.

Anzi, dopo aver capito che Sofia si era addormentata, è uscito ed è andato in cucina a prendere un coltello “più adatto”, perchè quello che già aveva era seghettato e con la punta spezzata. Poi i colpi inferti al collo ed al volto della ragazza, come a voler cancellare la sua bellezza di 20enne.

Atqaoui confessa l’omicidio ai carabinieri

Dopo l’omicidio, Atqaoui si è ritrovato tutto sporco di sangue. Ha cambiato gli abiti prendendone alcuni del padre di Sofia, proprio da quall’armadio in cui si era nascosto, ed è uscito presentandosi alla stazione dei carabinieri per confessare l’omicidio.

In casa, al momento della scoperta del corpo, c’era ancora l’amica, che dormiva in un’altra camera e che non si era accorta di nulla. Probabilmente nessuno si aspettava un epilogo di questo genere, anche se, forse, qualche avvisaglia, nel comportamento ossessivo del 23enne, c’era.

Le amiche lo hanno definito come un ragazzo molto geloso. Sofia si era decisa a lasciarlo definitivamente, ma Atqaoui non ha mai accetttao l’idea che lei potesse vivere una vita senza di lui. Dopo la decisione di Sofia, Atqaoui non si era fatto da parte, anzi, si era fatto sempre più insistente.

Sofia Castelli
Sofia Castelli-Zakaria Atqaoui-Imilanesi.it

Il suo continuo voler essere parte della vita di Sofia, aveva portato la ragazza a bloccarlo anche sui social. Ma Atqaoui aveva trovato, comnque, il modo di seguirla. Lo faceva attraverso gli account delle amiche. Di conseguenza conosceva sempre i suoi spostamenti.

Il giorno prima dell’omicidio, si era presentato a casa sua con la scusa di portarle un dolce. In quell’occasione aveva preso un mazzo di chiavi appese vicino alla porta di entrata, usate, poi, per entrare indisturbato, in casa, mentre Sofia passava la serata in discoteca con le amiche.

Dal racconto di un’amica si è saputo che Atqaoui, una sera, le aveva seguite all’interno di un locale. Sofia si era mostrata fredda nei suoi confronti, con l’intenzione di tenerlo a distanza, ma il 23enne non aveva alcuna intenzione di lasciare perdere.

Atqaoui, un ragazzo geloso ed invadente

Anzi, aveva pure litigato con un altro ragazzo che, secondo lui, aveva mostrato troppo interesse per Sofia. Alla fine il personale della sicurezza del locale, lo aveva dovuto “accompagnare fuori”. Anche altre amiche di Sofia hanno raccontato fatti molto simili a questo.

Hanno dipinto Atqaoui come un ragazzo ossessionato da Sofia. Una storia, la loro, durata un paio d’anni, ma costellata di episodi poco piacevoli che avevano portato la 20enne all’esasperazione. La gelosia e i litigi erano la causa della fine del loro rapporto.

Una storia che ha portato alla rovina di due vite. Atqaoui con il suo gesto ha messo fine ai sogni di Sofia, ma anche alla sua. Potrebbe essere, infatti, e questo lo sapremo solo dopo il processo, che il 23enne dovrà passare moltissimi anni della sua vita chiuso in carcere.

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