Un ragazzo minorenne che frequenta l’ultimo anno delle scuole superiori era stato sospeso per l’intero anno scolastico dopo essere stato sorpreso a fumare uno spinello. É stato riammesso e sarà risarcito con 2mila euro
Negli ultimi anni, la legalizzazione della marijuana in molti paesi ha portato a un cambiamento di atteggiamento nei confronti dell’uso della cannabis. Tuttavia, rimane ancora illegale in molti paesi e, come tale, il suo uso da parte dei giovani è generalmente sconsigliato.
In questo contesto, è sempre spiacevole sentire di giovani studenti sorpresi a scuola con droghe. Un episodio del genere si è verificato recentemente in una scuola superiore di una città italiana dove un ragazzo è stato sorpreso con uno spinello in mano.
Uno studente dell’Istituto agrario “Gallini” di Voghera, in provincia di Pavia, ha subito un castigo molto severo dopo essere stato sorpreso in classe da un insegnante mentre fumava uno spinello.
Inizialmente, il consiglio di classe aveva ritenuto opportuno provvedere all’illecito con una sospensione di 15 giorni. Tuttavia, la questione è poi passata al consiglio d’Istituto. Si è passati a un inasprimento sproporzionato rispetto al proposito di partenza. Il giovane (minorenne) è stato allontanato dalla scuola e sospeso addirittura per tutto il periodo di attività scolastica. É importante sapere che che la persona in questione frequenta l’ultimo anno delle superiori, quindi in procinto di sostenere gli esami di maturità.
I genitori dello studente, difesi dagli avvocati Franco Silva e Monica Locatelli del foro di Milano,hanno quindi fatto ricorso al Tar (tribunale amministrativo regionale). L’istituzione di giustizia ha dato loro piena ragione. La punizione, infatti, è stata ritenuta squilibrata e incongrua rispetto alla colpa.
Per questo motivo, non solo lo studente minorenne verrà riammesso alle lezioni, bensì riceverà anche un risarcimento pari alla cifra di 2mila euro. É vero che il regolamento dell’istituto prevede la sospensione per tutto l’anno scolastico in caso di illeciti “che configurano reati contrari alla dignità delle persone, o tali da comportare pericoli all’incolumità”. Tuttavia, il giovane aveva con sé una quantità davvero misera di cannabis, finalizzata a un uso esclusivamente personale. I giudici hanno decretato che non fosse giusto attribuirgli una sospensione così severa.
È fondamentale che le scuole lavorino in collaborazione con i genitori per prevenire il consumo di droghe tra gli studenti e fornire loro le informazioni necessarie sui rischi. Solo attraverso una partecipazione attiva e consapevole si può sperare di prevenire comportamenti pericolosi e di promuovere uno stile di vita sano tra i giovani.