L’abbattimento dello Stadio Meazza a San Siro continua a far discutere: stavolta tocca a Matteo Salvini, che attacca le parole dette da Vittorio Sgarbi. Ecco cosa è successo.
È ormai risaputo che Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura del governo di Giorgia Meloni, sia contrario alla demolizione dello Stadio Meazza a San Siro.
Di questa cosa si parla da mesi, ma in queste settimane Sgarbi è attaccato da più fronti per le sue parole, in ultimo dal vicepremier Matteo Salvini. Ecco cosa ha detto durante un convegno.
Il nuovo progetto per lo stadio di Inter e Milan continua a creare dibattiti, soprattutto nel mondo politico.
Qualche giorno fa Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, ha fortemente criticato il progetto di demolizione di San Siro, sottolineando come lo stadio sia un vero e proprio simbolo per la città ed è “inaudito” abbatterlo.
Molte sono state le risposte alle sue parole nel mondo politico, tra cui quella di Matteo Salvini, che già aveva ribattuto, ma ora diventa ancora più incisivo.
Il ministro delle infrastrutture e dei traporti ha, infatti, spiegato durante il convegno di Assimpredil Ance sulle Olimpiadi del 2026 la sua posizione.
Sgarbi non ha nessun titolo e mezza delega per dire sì o no a un’opera. Dire di no a un miliardo di euro per riqualificare un quartiere è una follia indegna di un paese sviluppato.
Le parole di Salvini arrivano dopo l’affermazione di Vittorio Sgarbi, che aveva lanciato una proposta, ovvero quella di fare un referendum tra i cittadini di Milano sulla futura demolizione.
Il sottosegretario alla cultura aveva anche detto di avere le opportune deleghe per farlo, attaccando anche Ignazio La Russa che invece lo ha smentito.
In tutto questo marasma, il sindaco di Milano Beppe Sala è intervenuto nei giorni scorsi, facendo chiarezza sulla questione.
Il primo cittadino non vuole entrare ancora di più in polemica, dicendo che la cosa fondamentale ora è pensare al bene della città, soprattutto a livello economico.
Quello che verrà fatto prossimamente, secondo le parole di Beppe Sala è:
Portare in giunta i risultati del dibattito pubblico e, alla luce del dibattito pubblico, quelli che possono essere i correttivi da considerare. Questo è un passo formale ma fondamentale, previsto dalla legge.
Il sindaco vuole tenersi lontano dal dibattito polemico nato in queste settimane, affermando di attendere quale sarà la decisione del governo e di capire se, effettivamente esistono vincoli al progetto o meno.