Non ci sarebbe nessun vincolo sullo Stadio al momento, conferma il ministro della Cultura Sangiuliano. La decisione spetterà all’amministrazione.
Intervenuto alla Kermesse milanese di FdI in vista delle elezioni regionali, Sangiuliano ha parlato tra i vari argomenti anche del nodo relativo al nuovo San Siro. Da parte del governo, ammette il ministro, non vi è nessun vincolo e dunque la decisione dovrà essere presa dall’amministrazione comunale e dal sindaco Sala: “Il ministero non impone vincoli, chi dice il contrario è in malafede”. Sangiuliano e le sue teorie filosofiche sulla destra, pone Dante Alighieri come precursore della destra conservatrice.
San Siro, Sangiuliano passa la palla all’amministrazione
Non vi è nessun vincolo da parte del Ministero della Cultura sulla questione stadio. Lo ha detto il ministro Sangiuliano, durante la kermesse tenutasi a Milano in queste ore di Fratelli d’Italia per le presentazioni delle elezioni regionali. Il giornalista ha fatto sapere come non solo non vi siano stati blocchi da parte del governo, ma come anzi anche volendo non vi sia possibilità di intervento da parte del Ministero. “Chi dice che il ministero possa porre vincoli è in malafede“, commenta Sangiuliano.
Lo stadio Meazza rimane dunque, a detta del ministro della Cultura, un’affare del Comune. Saranno il sindaco e l’amministrazione a dover decidere sul da farsi, anche se a Milano il tempo stringe e tra i due club interessati dopo anni di progetti inizia adesso a scarseggiare la fiducia.
“I vincoli possono essere messi solo dal sovrintendente – insiste ancora Sangiuliano – che gode di un’autonomia che li porta a scegliere”. Il suo intervento si riferisce al Sindaco Sala, che adesso è chiamato alla scelta secondo il saggista di FdI ministro del governo Meloni, anche se non si risparmia come i colleghi di coalizione a commenti sullo stadio. L’ipotesi di vedere San Siro abbattuto ha fatto in questi mesi storcere il naso a molti esponenti del centro–destra, legati ancora all’icona del Meazza, che però per sostenere Milan e Inter dovrà prima o poi far spazio a uno stadio di proprietà.
Sangiuliano, tra Dante e Musei: “Basta Demagogia”
Necessità per i club e per la Lega di Serie A, per crescere, ma probabilmente ancora non per il comune, che anche dopo i dibattiti pubblici iniziati a settembre e portati avanti per settimane non ha trovato la quadra insieme alle squadre.
Ancora un intervento del ministro è arrivato sull’ipotesi di far pagare per entrare nei musei, affermando che le cose belle e che hanno valore vanno pagate. Rendere i musei gratuiti secondo Sangiuliano significa svilire il patrimonio, ma promette che il sistema di prezzo garantirà equità alle fasce più deboli della popolazione. Un dibattito che era stato alimentato anche dall’aumento di prezzo degli Uffizi.
“I ragazzi europei non pagano – afferma Sangiuliano – chi ha meno di 25 anni pagherà invece due euro. Gli anziani accedono a un sistema di sconti, ma perchè il “miliardario americano” che vuole andare a Pompei non debba pagare i 15, 20 euro del biglietto? Basta demagogia“.
Dalla Demagogia all’egemonia. Il ministro infatti durante il suo intervento ha anche esposto una curiosa teoria sul come Dante Alighieri – nel discorso sulla cultura della destra italiana – sia uno dei primi pensatori di destra e padre del pensiero della destra, appunto, parlando dell’egemonia della cultura di sinistra da Togliatti a Gramsci. Parole che hanno fatto molto discutere.