Gli ospedali Lombardi, così come tutti i privati cittadini e qualsiasi attività italiana, in queste settimane, hanno ricevuto delle bollette energetiche super costose: un vero e proprio salasso che non si ha idea di come pagare.
Tutti gli ospedali della Lombardia, già in passato come probabilmente anche adesso, per fronteggiare il caro energia, dovranno effettuare dei tagli sul personale, decisivi per il futuro della sanità.
Quest’anno, secondo i conti dell’Agenas, i costi dell’energia elettrica hanno subito un aumento del 55%.
Al momento la situazione in Lombardia è grave e preoccupante, ma lo è molto di più quella delle altre regioni d’Italia. Le bollette sono più alte del 70%, mentre al sud addirittura si parla del 96%. Per questo motivo molti ospedali dovranno pagare delle bollette doppie rispetto agli anni passati.
Il conto finale al termine del 2023 potrebbe essere di oltre 900 milioni in più rispetto a prima. Una cifra che fa al differenza e che purtroppo preoccupa tutti. Al momento le bollette arrivate sono di ben 500 milioni di euro, cifre assurde e inarrivabili per tutti.
Con grande probabilità per risolvere la situazione bisognerà attingere alle risorse disponibili. Queste, dovranno essere spostate da un servizio all’altro. Per cui anziché pagare il personale, bisognerà rinunciare a medici ed infermieri che non potranno più svolgere il loro lavoro nei vari ospedali, nemmeno dove c’è richiesta.
Allo stesso modo bisognerà fare delle rinunce anche per quanto riguarda la tecnologia sanitaria che consente di curare i pazienti al meglio e seguirli dando loro tutto ciò di cui hanno bisogno. In poche parole a causa del caro energia, dovuto probabilmente alla pandemia così come alla guerra Russia – Ucraina, a farne le spese sarà il servizio sanitario e di conseguenza gli italiani che avranno a propria disposizione delle prestazioni di qualità molto più bassa.
Per provare a capire cosa sta succedendo e cosa succederà, Agenas ha studiato la situazione che stanno vivendo 38 ospedali italiani. Secondo le ricerche portate a termine in questi giorni, rispetto all’anno scorso, l’aumento delle bollette è stato del 75% per quanto riguarda l’elettricità e del 68% per quanto riguarda il riscaldamento.
Negli ospedali e nelle ASL del Nord si parla di un aumento che va incontro al 62%. Invece al centro Italia è stato del 66%. La situazione è tragica al sud perché si parla di aumenti che ruotano intorno al 96%. Tutto questo è probabilmente dovuto dagli investimenti minori effettuati in tema di efficientamento energetico. Gli edifici del meridione non sono attrezzati come quelli del nord dove in effetti c’è molto più bisogno di riscaldare gli ambienti ospedalieri.