Approvato dal comune di Milano il piano per il diritto allo studio, questa’anno ci saranno a disposizione circa 23 milioni di euro.
Anche quest’anno il comune di Milano ha approvato il piano per il diritto allo studio per l’anno accademico 2023-2024. I fondi andranno a coprire il trasporto scolastico, varie attività e progetti, interventi per cercare di diminuire la dispersione scolastica.
Inoltre serviranno per dare un aiuto alle famiglie per l’acquisto dei testi scolastici e, in particolare, per aiutare gli studenti con disabilità. Si tratta di una cifra di tutto rispetto. Saranno, infatti, 23 milioni di euro che verranno stanziati per il prossimo anno scolastico.
La cifra ha visto un aumento di 1 milione e mezzo di euro in più rispetto allo scorso anno. A questo se ne aggiungono altri 3 milioni e 900mila euro per il servizio di prescuola e per i giochi serali. Una buona parte della somma dedicata alla scuola sarà per aiutare l’integrazione dei bambini e ragazzi che presentano una qualche disabilità.
Soldi che serviranno per “promuovere concretamente azioni” per rimuovere “ostacoli dovuti a fragilità e disagio..”.
Secondo la vicesindaco con delega all’Istruzione Anna Scavuzzo,
“questo piano consolida percorsi di assistenza e di servizi per i più fragili, rinsalda progetti di contrasto alla dispersione scolastica, rinnova l’impegno con le scuole in un’alleanza educativa anche con enti del Terzo settore che offrano servizi di qualità, capaci di rispondere alle diverse esigenze degli studenti, delle scuole, delle famiglie”.
I 15 milioni di euro, circa, che verranno dedicati al sostegno e all’aiuto di studenti con disabilità, sosterranno, come è già accaduto per l’anno accademico passato, circa 4.700 alunni e alunne della scuola dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado, per le scuole sia pubbliche che paritarie.
Quest’anno il comune milanese rivedrà il sistema di accreditamento degli enti del Terzo settore. Ci sarà un riadeguamento delle tariffe orarie per l’assistenza educativa che dai 21 euro dello scorso anno arriveranno ai 23 euro del nuovo anno scolastico che sta per ripartire.
I soldi stanziati serviranno anche per l’adeguamento degli strumenti per migliorare l’offerta formativa sia in termini di qualità che di efficienza organizzativa nell’ambito lavorativo. Si è potuto fare tutto questo grazie al dialogo costante tra enti del Terzo settore, dirigenti scolastici e l’ufficio scolastico.
Il tema principale da affrontare è sicuramente la dispersione scolastica. Se ne sta parlando, oramai, da molti anni. I dati, purtroppo, sono preoccupanti. Un alunno su tre lascia la scuola prima di avere conseguito il diploma di maturità. La dispersione riguarda soprattutto le scuole del Sud.
Ma anche in Lombardia, negli ultimi 5 anni, si è arrivati ad avere il 26% di studenti che non hanno terminato gli studi. Negli anni dal 2013 al 2017, la provincia con il più alto tasso di dispersione è stata Brescia, con il 29% di alunni non diplomati. E le percentuali non sono migliorate in questi ultimi anni.