Nel 2023 è previsto un sostanziale aumento per gli stipendi, potrebbero arrivare buone notizie sull’incremento in busta paga.
Con l’ipotesi della Flat Tax potrebbero arrivare a breve dei provvedimenti mirati a un incremento degli stipendi nel 2023. Nel frattempo, da qui a fine anno sono previsti dei cambiamenti favorevoli in termini di retribuzione mensile.
Un anticipo sull’incremento degli stipendi previsto per la fine del 2022
Entro la fine di questo anno gli stipendi saranno soggetti a cambiamenti in positivo. Grazie a precedenti provvedimenti ancora in vigore fino alla data del 31 dicembre 2022, sono previsti aumenti fino a 160 Euro. La domanda è dunque, cosa succederà a partire dal prossimo anno?
Ciò che sappiamo è che l’attuale incremento del cedolino mensile è dovuto alla decontribuzione pari al 2%calcolata fino a dicembre 2022. Questa ha effetto e valore anche sui mesi passati, da luglio a settembre. Pertanto fino a fine anno troveremo in busta paga qualcosa in più, ovvero gli arretrati spettanti. Le cifre che spettano possono essere calcolate a grandi linee. Ecco alcuni esempi per il netto di stipendio percepito.
Prendendo come esempio un lavoratore dipendente con uno stipendio di 1.200 Euro al mese, per lui è previsto un aumento totale fino alla fine del 2022 pari a 72,00 Euro ai quali andranno aggiunti altri 72,00 Euro per gli arretrati dei mesi di luglio, agosto e settembre. In totale il lavoratore si vedrà accreditare 144 Euro in più solo per decontribuzioni e arretrati.
Ma gli accrediti non saranno solo questi, perché con uno stipendio pari a 1.200 Euro al mese, qualora fossero soddisfatti anche gli altri requisiti, il dipendente avrà diritto a ricevere il bonus una tantum pari a 150,00 Euro previsto per novembre.
Un lavoratore che guadagna 1.400 Euro al mese vedrà di conseguenza un aumento totale in busta paga, fino alla fine dell’anno, di 168,00 Euro.
Per chi percepisce uno stipendio mensile di 1.600 Euro la cifra totale di aumento sarà pari a 192,00 Euro, mentre chi guadagna 1.800 Euro al mese vedrà in busta paga un totale complessivo di 216,00 Euro.
Coloro che guadagnano invece 2.000 Euro al mese, vedranno un aumento pari a 240 Euro totali.
Come già menzionato, a novembre alcuni stipendi potranno vedere un ulteriore aumento grazie al nuovo bonus una tantum. É infatti previsto un accredito pari a 150,00 Euro alle categorie che rispettino i requisiti per usufruire del bonus. ovvero coloro che abbiano un reddito pari o inferiore a 20.000 Euro per l’anno 2021. Se quindi si sommano alle precedenti stime i 150 Euro previsti dal bonus, un lavoratore che guadagna 1.100 Euro si troverà un aumento complessivo di 482 Euro da qui alla fine dell’anno. Non è inoltre escluso l’arrivo di ulteriori aumenti dati dalla detassazione welfare.
Quali sono le previsioni degli stipendi per il 2023?
Ad oggi stiamo assistendo a bonus ed incrementi per via di arretrati e provvedimenti che però andranno a decadere con la fine di questo anno. Dunque è lecito domandarsi cosa succederà, una volta scaduti i termini che hanno concesso ai lavoratori una boccata d’aria. Non ci sono ancora conferme al riguardo ma sembrerebbe farsi largo sempre più l’introduzione della tanto chiacchierata Flat Tax incrementale. La misura consentirebbe un taglio mirato a ridurre le tasse pagate in busta paga, così da aumentare l’importo netto mensile percepito dai singoli lavoratori.
Nel dettaglio, la Flat Tax incrementale dovrebbe inizialmente mantenere le attuali aliquote Irpef in vigore e prevedere l’introduzione di un’aliquota fissa al 15% per i guadagni in eccedenza rispetto al precedente anno.
Prendendo come esempio un lavoratore dipendente che ad oggi guadagna 900 Euro al mese beneficiando della tredicesima mensilità, alla fine dell’anno il totale del suo guadagno sarà pari a 11.700 Euro. Se si realizzassero i cambiamenti prospettati, egli arriverebbe a guadagnare 1.200 Euro al mese, arrivando così a fine anno con un totale di 15.600 Euro di guadagno. In questo caso, l’applicazione della Flat Tax incrementale andrebbe ad agire sulla differenza di reddito annuo, quindi su 3.900 Euro. Considerando che ad oggi la tassazione è pari al 23%, sarebbe un notevole cambiamento.
Le categorie coinvolte nella Flat tax incrementale
Il provvedimento che potrebbe giungere il prossimo anno sarà rivolto a determinate categorie.
Potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti con aumento temporaneo di straordinari rispetto al precedente anno e lavoratori autonomi con un reddito che superi i 65.000 Euro.