A partire dal prossimo mese sembra che ci saranno aumenti negli stipendi di molti italiani di ben 456 euro mensili, ma a quali categorie aspetterà questo aumento? Vediamo nei dettagli
Da gennaio 2023, una base di lavoratori riceverà un aumento di 456 euro, come previsto dal contratto nazionale.
Il rinnovo delle clausole contrattuali è stato raggiunto a dicembre tra l‘Unione Europea, le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori coinvolti, tra cui Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL).
Tale accordo darà importanti benefici a milioni di lavoratori: si aggiungerà un aumento salariale netto di € 456 Ciò riguarda una serie di varie categorie di lavoratori come i dipendenti dell’industria, l’agricoltura, l’edilizia, i servizi e il settore privato.
Cosa dice in merito Il ministero del benessere Sociale
Secondo il ministero italiano del Benessere Sociale, i salari dei lavoratori del settore privato aumenteranno del 4,27%, mentre quello dei lavoratori del settore agricolo aumenterà del 4%.
I lavoratori italiani tra i 18 e i 21 anni, che sono occupati in un impiego a tempo pieno, beneficeranno di € 560 in più al mese. Infine, anche i pensionati riceveranno aumenti significativi, con un aumento medio mensile pari a € 120 per coloro che hanno un assegno mensile compreso tra € 1000 e € 1500.
Sotto questo contratto, i datori di lavoro dovranno garantire anche tredicesime e ferie pagate, e una contribuzione previdenziale aggiuntiva, a compensazione degli aumenti salariali, pari a € 8 al mese.
Stipendi, 456 euro in più da gennaio ecco l’accordo
L‘accordo è stato accolto con sostanziale favore da CGIL. La Confederazione ha affermato che l‘intesa segna un passo significativo verso un mondo del lavoro più equo e giusto.
Inoltre, molti diritti dei lavoratori come le ore supplementari, l’orario di lavoro, la salute e la sicurezza, il trattamento speciale per i lavoratori delle imprese di grandi dimensioni, la formazione professionale e altro, sono stati rafforzati dal contratto.
Per riassumere, questo accordo offre un aumento salariale mensile netto di € 456 a milioni di lavoratori italiani, un aumento della contribuzione previdenziale versata dai datori di lavoro, tredicesime e ferie pagate, e un rafforzamento dei diritti dei lavoratori. Si tratta quindi di un grande passo avanti in materia di diritti e di tutela dei lavoratori in Italia.