Alcune categorie di lavoratori vedranno un aumento di stipendio davvero consistente. Ecco di chi si tratta.
Il 2023 è senza dubbio l’anno degli aumenti di stipendi e pensioni. Grazie all’approvazione della Legge di Bilancio 2023 sono molti i lavoratori che troveranno un aumento nelle loro buste paga. principalmente si tratta di lavoratori dipendenti, ma alcuni di loro si ritroveranno con un aumento davvero notevole rispetto ad altri. Vediamo nel dettaglio perché è di chi si tratta.
Stipendi triplicati, ecco per chi
La Legge di Bilancio 2023 ha approvato gli aumenti in busta paga. Questo è possibile grazie al taglio del cuneo fiscale, che riducendo il pagamento delle tasse scalate dallo stipendio lordo, fa aumentare di due o tre punti percentuali lo stipendio dei Lavoratori italiani.
Ma non c’è solo il taglio del cuneo fiscale ad aumentare le buste paga di molti lavoratori . Per Alcune categorie infatti c’è stato un incremento dovuto all’adeguamento dei contratti di settore, grazie al quale sono stati pagati tutti gli arretrati dovuti. Ma i più fortunati sono senza dubbio i dipendenti pubblici, che vedranno un aumento di stipendio temporaneo per tutto il 2023, tredicesima inclusa.
Ovviamente gli aumenti sono proporzionati alla retribuzione percepita, e sono pari all’1,5% della quota retributiva di base. Inoltre, per tutti i dipendenti che hanno una busta paga con importo lordo non superiore ai 2.632 Euro, si aggiungono gli sgravi contributivi del 2% o del 3%.
Di quanto aumenteranno gli stipendi
Ma vediamo effettivamente a quanto ammonterà l’aumento degli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione grazie a questo 1,5 aggiuntivo.
Facendo alcuni esempi, possiamo elencare alcune figure e i relativi importi aggiuntivi riconosciuti in busta paga.
Riguardo i ministeri, per i capi di dipartimento, i segretari generali e i dirigenti di prima fascia l’aumento è pari a 66,80 Euro al mese. I dirigenti di seconda fascia vedranno in più 52,22 Euro, mentre per gli ispettori generali l’aumento è di 44,72 Euro.
L’aumento per la terza area, a seconda della fascia di appartenenza, va dai 43,91 Euro ai 29,63 Euro, mentre per la seconda area si va dai 31,34 Euro ai 24,38 euro. La prima area invece vedrà aumenti compresi tra i 24,81 euro e i 23,17 Euro.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici con impiego presso funzioni centrali, i dirigenti e i segretari A e B vedranno aumenti di 52,22 Euro, mentre i segretari C di 41,78 Euro.
Nella fascia D troviamo aumenti che partono dai 40,49 Euro e arrivano fino ai 29,02, mentre nella fascia C gli aumenti variano tra i 30,82 e i 26,74 Euro. In fascia B si va dai 27,90 Euro ai 23,79 Euro, e per la fascia A il range è compreso tra i 24,60 Euro e i 22,56 Euro.
Per i dipendenti del settore scolastico, sia docenti che personale Ata, l’aumento è calcolato anche in base all’adeguamento di contratto. Anche per loro gli importi dipendono da alcuni fattori, come gli anni di servizio. Un docente impiegato da meno di 8 anni riceverà un aumento mensile di circa 28,35 Euro, mentre un suo collega con un’anzianità di servizio di 35 anni si vedrà corrispondere 40,22 euro in più.
Riguardo le Forze dell’ordine, anche in questo caso i fattori da prendere in considerazione sono molteplici. Un commissario di Polizia, ad esempio, vedrà un aumento di 34,46 Euro ogni mese, mentre un agente si vedrà corrispondere 24,10 Euro.
Situazione analoga per l’Esercito, dove un Capitano avrà un aumento di 34,46 Euro mentre un Caporal maggiore di 24,10 Euro.
Infine, per quanto riguarda la Sanità, si va dai 52,22 Euro dei Dirigenti, per poi passare a un range che va dai 40,10 Euro ai 22,60 Euro in più al mese.