Uno studio al quale ha partecipato anche un professore della Bicocca di Milano, conferma una probabile rivoluzione per i diabetici che potrebbe portarli a dire stop alle iniezioni quotidiane, con la necessità di fare l’insulina soltanto una volta la settimana.
Chi soffre di diabete potrebbe vedere rivoluzionata la propria vita da qui a poco. Ad annunciarlo sono degli studi pubblicati sul New England Journal of Medicine.
In questa rivista si parla di un’insulina che se somministrata una volta a settimana, piuttosto che tutti i giorni come è sempre stato, ha una grandiosa efficacia e risolve una serie di problemi che toccano tutti coloro che soffrono di diabete di tipo 2.
La nuova molecola semplifica la terapia e va ad eliminare il disagio dell’iniezione giornaliera. Infine, aumenta l’aderenza alla terapia. Questo è quanto è stato spiegato dal professore, nonché direttore della diabetologia dell’asst Papa Giovanni XXIII, Roberto Trevisan. Quest’ultimo è peraltro l’unico ricercatore italiano che ha preso parte all’analisi pubblicata sul famoso giornale.
Qualora dovesse andare proprio come si pensa, lo studio porterebbe un cambio drastico nella vita dei diabetici di tutto il mondo e ovviamente regalerebbe loro un po’ di serenità. Per adesso si attende l’approvazione della molecola, dopo se tutto andrà per il meglio potrà essere resa disponibile a tutti.
Ovviamente si parla di un grosso vantaggio messo a disposizione dei diabetici di tipo 2, tra cui molto spesso si trovano diversi anziani che soffrono peraltro anche di altre patologie. Ecco perché si parlerebbe di un grandioso traguardo nell’ambito della medicina.
Durante lo studio, i ricercatori hanno messo a confronto 600 persone mai trattate con insulina e alcune trattate con la nuova molecola e quindi con la somministrazione settimanale. Hanno verificato in questo modo che dopo sei mesi dall’inizio del trattamento il prodotto ha dato tantissimi vantaggi e un’efficacia fantastica.
La puntura di insulina una volta a settimana, per quanto possa sembrare strano riesce a mantenere i livelli di emoglobina glicata perfetti. Unico svantaggio, un leggerissimo aumento del rischio di ipoglicemia. Questo nuovo tipo di insulina, è un’insulina basale che va a migliorare l’aderenza e l’accettazione al trattamento riducendo le iniezioni da 362 a 52 in un anno soltanto. I benefici della nuova tipologia di terapia sono davvero tantissimi.