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Cronaca

Strage dei ciclisti a Milano: le parole di Sala

Strage dei ciclisti a Milano: Sala chiederà il supporto di Salvini. In seguito all’ennesima morte di una ciclista avvenuta il 29 agosto, il sindaco di Milano ha deciso di rivolgersi direttamente al vicepremier. Cosa ha risposto quest’ultimo?

Strage di ciclisti a Milano

 Dal canto suo Salvini ha dichiarato che il Primo Cittadino milanese avrà la massima attenzione da parte sua. Oltre a una totale disponibilità a dialogare su tale scottante argomentazione.

Strage dei ciclisti a Milano: le dichiarazioni del sindaco milanese

Beppe Sala si è subito attivato per avere un confronto faccia a faccia con Salvini, ovvero il Ministro dei Trasporti, per realizzare un piano di sicurezza migliore e utile per salvaguardare la vita dei ciclisti.

In pratica, questo è ciò che ha detto il sindaco Sala, il quale nel corso della mattina del giorno 30 agosto ha avuto un colloquio coi giornalisti. Con loro ha parlato dell’incidente avvenuto il 29 di agosto, che ha portato alla morte di Francesca Quaglia: una giovane ciclista 28enne prima travolta e poi uccisa da un camion in via Caldara.

A questo punto Sala ha espresso il suo pensiero, dicendo che tale situazione attuale richiede indubbiamente l’aiuto da parte del ministero.

Inoltre Beppe Sala ha detto di aver letto le dichiarazioni fatte da Salvini, il quale ha annunciato che nel nuovo codice della strada si mostrerà una notevole attenzione nei confronti di coloro che si spostano per la città in bicicletta.

Si tratta di un intervento fondamentale, per riuscire a tutelare i ciclisti milanesi.

Il sindaco, dunque, ha detto che guarderanno tutto con estrema attenzione, contattando poi il ministro per domandargli cosa potrebbero attuare insieme.

Le dichiarazioni fatte dal Primo Cittadino del capoluogo lombardo non sono terminate qui. Difatti ha continuato sostenendo che loro tutti già con ampio anticipo si erano resi conto, di quanto si sarebbero diffuse le biciclette nella città milanese.

Inizialmente si erano ritrovati con persone che avevano mostrato chiaramente un certo scetticismo, quando si parlava di piste ciclabili. Quando invece loro avevano compreso benissimo la rilevanza della ciclabilità.

Il problema attuale che bisogna cercare di risolvere quanto prima, è quello inerente la messa in sicurezza dei ciclisti nella città di Milano.

Il sindaco ha voluto esprimere pure una sua grande preoccupazione: secondo lui la cittadinanza, dopo quest’ulteriore morte avvenuta da pochissimo per le strade milanesi, i cittadini potrebbero decidere di non utilizzare più le biciclette.

Si tratterebbe ovviamente di una decisione più che legittima, ma che si potrebbe evitare prendendo le dovute precauzioni che lui intende mettere in pratica.

Strage dei ciclisti a Milano: cosa ha risposto il vicepremier e cosa accadrà a ottobre

In un lasso di tempo alquanto ristretto, Matteo Salvini ha voluto rispondere alle richieste di Beppe Sala, offrendogli da parte sua la massima attenzione e disponibilità.

Beppe Sala-Imilanesi.it

Primariamente in prossimità del dibattito che ci sarà in Parlamento, riguardante il nuovo codice stradale.

Augurandosi che possa essere cambiato, rendendolo molto più ricco e sicuramente migliore rispetto al precedente.

Questo è quello che spera il leader della Lega. Salvini, quindi, ha intenzione di convocare quanto prima i produttori più importanti e nazionali di biciclette. Così da poter discutere del piano sicurezza, degli investimenti e dell’aspetto tecnologico.

Decisioni che si stanno mettendo in atto proprio dopo ciò che è accaduto in questi ultimi giorni.

Un duplice avvenimento per le strade milanesi, che ha portato il primo cittadino a decidere di fare un intervento immediato.

Ma cosa è accaduto tra il 29 e il 30 agosto?

Due incidenti uno dopo l’altro: cosa è successo

Nell’arco di 24 ore a Milano si sono verificati ben due incidenti, che hanno coinvolto due cicliste.

Durante la mattina del 29 agosto a un incrocio presente in zona Porta Romana, Francesca Quaglia è stata investita mentre era in sella alla sua bicicletta. Un incidente che le ha procurato la morte.

Mentre nella giornata del 30 agosto una donna di 42 anni è stata letteralmente colpita da una vettura che si stava ribaltando, esattamente in corso XXII Marzo.

Per il sindaco Sala si tratta di un’ennesima tragedia, riferendosi particolarmente alla morte della ciclista di 28 anni deceduta il 29 agosto.

È importante a questo punto andare oltre il tema concernente le piste ciclabili, ecco perché il sindaco Beppe Sala ha deciso di rivolgersi a Salvini.

Pista ciclabile-Imilanesi.it

Così da stabilire cosa sia meglio progettare e mettere in pratica, unendo le loro forze.

Non avverrà la deroga dell’obbligo del sensore dell’angolo cieco

A partire dal prossimo mese di ottobre nella città di Milano si metterà in atto un determinato obbligo, in riferimento ai mezzi pesanti che circolano per il capoluogo lombardo.

Infatti mezzi come i camion dovranno obbligatoriamente utilizzare il sensore dell’angolo cieco.

Per la precisione si tratta di una misura di sicurezza, che avvisa il guidatore quando potrebbe verificarsi il pericolo di uno scontro. Si parla esattamente di quei punti che gli specchietti non riescono a mostrare.

Da parte sua il sindaco Sala ha già chiarito che non ha alcuna intenzione di permettere l’attuazione di una deroga, per quanto concerne tale obbligo.

Proprio perché si tratta di un intervento di grande utilità, per consentire un’ulteriore sicurezza per chi si sposta in bici.

Malgrado quanto appena detto, non tutti gli incidenti che coinvolgono le bici hanno come motivazione la problematica dell’angolo cieco.

Dunque il sindaco ha prontamente annunciato che intende realizzare un ristretto gruppo lavorativo. Così da potersi rendere compatibile con altre città internazionali, visto che ancor di più attualmente Milano necessita di un piano bici.

La diffusione delle bici in totale sicurezza è l’intento primario di Sala, per evitare che qualcuno possa decidere di fare a meno dell’uso della propria bicicletta.

Ne consegue che, per poter concretizzare queste sue intenzioni, il primo cittadino ha bisogno dell’aiuto di Salvini.

Matteo Salvini-Imilanesi.it

Il nuovo codice della strada dovrebbe entrare finalmente in vigore entro la fine di quest’anno. Nel frattempo, Beppe Sala ha provveduto a fare un annuncio.

Quello di mettersi in contatto col ministro Salvini, per domandargli cosa possono attuare insieme.

Un’unione che potrebbe portare a novità di grande importanza, per quanto riguarda la piena sicurezza dei tanti ciclisti milanesi.

Le parole nel dettaglio di Sala e Salvini

Ecco cosa ha detto nello specifico il Sindaco milanese:

“Credo  che serva l’aiuto del ministero, ho letto le dichiarazioni del ministro Salvini e dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti, è importante. Guarderemo con grande attenzione a questo e contatterò il ministro perché chiedergli cosa si può fare insieme. D’altronde noi tutti abbiamo visto con largo anticipo quanto le bici si sarebbero diffuse nelle città. All’inizio quando si parlava di piste ciclabili c’erano persone scettiche ma in realtà si capiva che la ciclabilità sarebbe diventata importante. Ora il problema è come mettere in sicurezza i ciclisti, perché la mia preoccupazione adesso è che alla luce di queste tragedie qualcuno, magari anche legittimamente, possa avere paura e non usare più le biciclette. Noi non derogheremo rispetto a quanto abbiamo deliberato quindi da ottobre saranno obbligatori”.

La risposta di Salvini:

“Massima attenzione e disponibilità al dialogo, soprattutto in vista del dibattito parlamentare sul nuovo codice della strada che ci si augura potrà essere migliorato e arricchito.”

Published by
Melania Di Pietrangelo