La pena stabilita per Olindo e Rosa Bazzi potrebbe essere rivista nelle prossime settimane, di conseguenza potrebbero ridursi per loro gli anni di carcere, o addirittura potrebbe cambiare qualcosa di più, ma per adesso è ancora presto per esprimersi in merito alla questione.
I due sono stati condannati all’ergastolo per la strage di Erba, ma il sostituto procuratore di Milano, il procuratore generale Francesca Nanni e l’avvocato Lucilla Tontodonati stanno facendo il possibile per ottenere la riapertura del caso e rivedere alcuni dettagli che potrebbero scagionare la coppia.
Si torna indietro di parecchi anni, ovvero all’omicidio di Raffaella Castagna e del piccolo Youssef che ai tempi aveva soltanto due anni. Insieme a loro c’erano anche la nonna Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini. Per questa strage sono stati condannati i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano perché le prove ai tempi erano tutte quante contro di loro. I due avevano avuto parecchi disguidi e litigi con Raffaella ed il marito che litigavano spesso a gran voce.
Adesso a seguito di testimonianze e intercettazioni inedite, gli avvocati hanno avuto modo di richiedere la revisione per provare a scagionare i coniugi Romano che stanno scontando una pena durissima già dal 2010, con la probabilità che non siano nemmeno loro i colpevoli degli omicidi.
Gli avvocati adesso vorrebbero fare leva su delle intercettazioni ambientali che fino ad ora non erano mai state prese in considerazione oltre che su delle testimonianze inedite che potrebbero fare la differenza. A proposito di ciò l’adnkronos ci tiene a precisare che non si parla di revisione vera e propria, ma quel che è certo è che qualcosa ad ogni modo si sta muovendo.
Rosa e Olindo non mettono piede fuori dal carcere ormai da 13 anni. Soltanto adesso si prende in considerazione l’ipotesi che i due possano essere innocenti. Secondo gli avvocati potrebbero essere stati incastrati da qualcuno. Come racconta la vicina di casa, Raffaella e il marito litigavano spesso. Nessuno dei vicini avrebbe mai potuto pensare di fare una strage del genere. Nemmeno Olindo e Rosa. Poi racconta di andare a trovarli non appena ha tempo.
Dichiara che Olindo è molto dimagrito. Invece Rosa nutre ancora oggi la speranza che qualcuno, veramente in gamba, possa scoprire la verità. Quindi che qualcuno possa dimostrare che loro due non hanno nulla a che fare con l’uccisione del piccolo e della sua famiglia.