Stralcio e rottamazione delle cartelle esattoriali: in arrivo grosse novità che vanno ad ampliare la platea dei beneficiari dando la possibilità di usufruire dei vari aiuti a molte più persone.
Con gli emendamenti del decreto bollette approvato nel 2023, sono arrivate delle modifiche importanti a riguardo degli interventi di pace fiscale.
Si parla dello stralcio parziale dei debiti fino ad un massimo di €1000, della rottamazione quater compresi i casi in cui tutto è nelle mani del comune che si occupa della riscossione dei debiti tramite i privati e non mediante l’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la platea dei beneficiari, si va ad ampliare, sia per quanto riguarda la cancellazione automatica dei debiti, sia per la rottamazione. Il tutto fino ad un massimo di €1000 e non oltre. A quanto pare la procedura di selezione dei beneficiari sarà diversa a partire da quest’anno.
Comuni ed enti locali si occuperanno del tutto mediante una delibera che arriverà presto. Successivamente saranno indicate le informazioni utili che hanno a che fare con la data di scadenza, con le varie modalità per richiedere e ottenere l’agevolazione. E poi ancora con il numero di rate e tutto ciò che concerne la presentazione delle istanze.
Gli emendamenti hanno a che fare con la rottamazione quater che va dal primo gennaio 2000 al 30 giugno del 2022. Si prevede lo stralcio parziale di tutte le cartelle inferiori o uguali ad importo stabilito di €1000, che sono state affidate all’Agenzia delle Entrate in un arco di tempo che va dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre del 2015.
A questo proposito il segretario di Presidenza alla Camera, nonché deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, che si occupa degli emendamenti in questi giorni ha dichiarato che presto sarà possibile anche sanare il trattamento dell’adesione alla rottamazione quater delle tasse e delle multe.
La novità è tra le più attese da molti utenti perché va a risolvere parecchi problemi che riguardano un po’ tutti. Ad ogni modo l’esame del decreto bollette è stato concluso e adesso non bisogna fare altro che attendere che le modifiche arrivano in aula il 17 maggio. In questa data sarà avviata la discussione generale del decreto e poi saranno prese le ultime decisioni di cui prossimamente saremo informati.