Stralcio per le multe non pagate al via dal 29 luglio

E’ in arrivo dal 29 luglio lo stralcio per le multe non pagate. Lo stralcio però avverrà solo per i comuni che hanno aderito al condono fiscale. Scopriamo tutte le novità al riguardo!

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Dal 29 luglio partirà lo stralcio per le multe non pagate ma solamente nei comuni che hanno aderito al condono fiscale previsto dal governo Meloni. I comuni hanno quindi tempo fino a questa data per decidere se favorire i contribuenti facendo loro uno sconto sui debiti che hanno nei loro confronti.

Potranno aderire i comuni che non riscuotono multe e tasse con l’intervento dell’agenzia delle entrate e provvedere così allo stralcio dei debiti fino a mille euro dovuti dai contribuenti.

Alla pace fiscale prevista dal Dl Bollette potrebbero aderire città come Bolzano e Bologna, mentre non aderiranno città come Firenze, Roma e Milano. Vediamo nel dettaglio la misura fiscale e lo stralcio delle multe non pagate.

Quali comuni riguarda la rottamazione

Come previsto, la misura approvata dal governo per la rottamazione di cartelle debitorie fino a mille euro è nel clou della sua attuazione. Infatti, come affermato dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani),  gli enti locali dovranno decidere entro il 29 luglio se aderire alla misura di saldo e stralcio dei debiti dei contribuenti.

Potranno aderire alla misura della rottamazione autorizzata dal governo con il Dl Bollette di marzo scorso solo comuni e regioni che incassano per conto proprio tasse di entità piccole. In pratica, non devono ricevere versamenti di tributi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Saldo e stralcio di tasse e multe fino a mille euro

Gli enti locali che aderiscono alla rottamazione possono mettere in atto il saldo e stralcio di tasse dovute e non pagate fino a mille euro massimo di importo. Il comune trova un accordo con il contribuente per estinguere il debito pagando una parte.

In questo contesto rientrano le multe non pagate nel periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Un’alternativa per i comuni è quella di scegliere l’intero stralcio dei debiti, che porta così ad azzerare quanto dovuto dai contribuenti in questo lasso di tempo.

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Rottamazione di accertamenti esecutivi e ingiunzioni

I comuni potranno anche aderire alla rottamazione di accertamenti esecutivi e ingiunzioni notificate dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Il contribuente potrà sanare la sua posizione debitoria con il comune risparmiando fino al 50% di quanto dovuto.

La facoltà di scegliere se adottare la rottamazione con saldo e stralcio parziale o totale dipende dai sindaci, che potranno favorire i cittadini adottando una delle soluzioni proposte. Fra i comuni che potrebbero aderire alla pace fiscale per azzerare debiti di piccola entità troviamo Bolzano e Bologna, mentre hanno già detto no città come Firenze, Roma e Milano.

I motivi per cui diverse città non aderiranno alla pace fiscale spaziano dall’etica a quelli economici. Da un lato, alcuni pensano che non è corretto versi chi ha sempre pagato abbuonare ai debitori quanto devono, dall’altro il pagamento delle imposte ha un gettito notevole in termini economici. Basta pensare che si parla di 49 milioni a Firenze, 119 milioni a Milano e 121 milioni a Roma, cifre notevoli per rimpinguare le casse dei comuni e di cui non possono fare a meno.

 

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