Uno studente di 16 anni entra in aula e ferisce l’insegnante con un coltello e minaccia i compagni con una pistola giocattolo
In una scuola del milanese, un ragazzo appena 16enne, ha compiuto un gesto, per molti, inconcepibile. Ha ferito la docente ed usato un’arma giocattolo per minacciare i compagni. Il fatto è accaduto questa mattina, lunedì 29 maggio.
Lasciando tutti scioccati e stupiti, un ragazzino di 16 anni si è reso colpevole non solo di aggressione, ma anche di minacce. Le sue gesta sono state fermate, poi, dalle forze dell’ordine. Erano tutti in classe come sempre, quando verso le 8.30 il giovane ha agito con quest’atto criminale verso la sua professoressa di 50 anni.
Le informazioni sono ancora poche, ma pare che l’alunno abbia accoltellato la docente la quale ha riportato, fortunatamente, solo una ferita all’avambraccio ed una alla testa. L’adolescente aveva portato con sé anche una finta pistola. Dopo averla puntata verso la classe, ha intimato ai suoi coetanei di uscire dalla stanza.
Nel frattempo, sono stati a chiamati i soccorsi da qualcuno all’interno dell’istituto. Sul posto l’Areu ha provveduto a mandare due automediche e due ambulanze. Inoltre sono arrivati anche i Carabinieri. Quando l’adolescente si è accorto della presenza degli uomini in divisa, ha lasciato l’arma giocattolo.
L’ha appoggiata sul banco in modo che potessero vederla e non ha opposto alcuna resistenza. Subito dopo i militari lo hanno bloccato. I medici e paramedici hanno subito preso in carico la docente fornendole le prime cure, trasportandola poi in codice giallo presso l’ospedale di Legnano. Naturalmente era scioccata per l’accaduto, così come i suoi alunni.
Anche il giovane aggressore è stato trasportato dall’ambulanza presso il San Paolo di Milano. Come sempre, ora tocca agli investigatori, che inizieranno le indagini del caso. Stanno interrogando l’adolescente e cercheranno di ricostruire i fatti anche attraverso le dichiarazioni dei tanti testimoni.
Non è ancora chiaro quale dei due crimini sia avvenuto prima, se le minacce o l’aggressione. L’intento degli inquirenti sarà anche quello di comprendere le motivazioni che hanno portato l’adolescente a compiere un atto così forte. L’unica vittima è stata la professoressa, che, fortunatamente, non ha riportato gravi conseguenze.
Purtroppo, nelle scuole italiane, le aggressioni verso gli insegnanti da parte degli alunni o anche dei familiari, sono in aumento. Ad esempio il caso di una mamma che ha schiaffeggiato una professoressa di inglese per aver dato un brutto voto alla figlia. Oppure uno zio che ha dato un pugno al preside, a Cesena.
Il motivo era il permesso negato per portare via la nipote prima dell’orario di uscita senza l’autorizzazione dei genitori. O ancora l’insegnante di un istituto tecnico di Modena che è stato aggredito dagli alunni perché li aveva intimati a non fumare in classe. Senza contare le offese e le derisioni fatte dai ragazzi, riprese con i telefonini e condivise sui social.
Il Governo ha deciso di intervenire per tutelare il personale scolastico. Gli attacchi verbali sono all’ordine del giorno ed a questi si aggiungono anche quelli fisici. Il primo passo sarà quello di ottenere, scuola per scuola, tutte le dichiarazioni riguardanti casi di aggressione. Fino ad ora conosciamo solo quelli di dominio pubblico.
Ora le segreterie potranno raccogliere le varie segnalazioni ed inviarle agli uffici scolastici regionali di competenza. Questi, a loro volta, informeranno il ministero dell’istruzione, che allerterà le Procure quando necessario. Il ministro ha dato comunicazione ufficiale del fatto che il personale scolastico che denuncia un’aggressione subìta a scuola, avrà a disposizione l’Avvocatura dello Stato per la completa tutela legale.