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Casa

Stufa a nocciolino d’oliva, qual è la differenza rispetto a quella a pellet

Quest’anno si torna ad utilizzare la stufa a pellet grazie alla riduzione dell’iva sulla vendita del combustibile.

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La stufa a pellet negli anni passati è stato uno dei modi per riscaldare la propria casa più scelti. L’anno scorso, a causa della dell’improvviso aumento dei costi del pellet, molte famiglie non avevano potuto riutilizzare la loro stufa.

Quest’anno, grazie al fatto che l’iva del pellet è scesa dal 22 % al 10 %, le famiglie possono ritornare a scaldare con la loro stufa. E oggi è ritornato ad essere un buon investimento come scelta per scaldare durante l’inverno.

Inoltre, nelle stufe di ultima generazione, oltre a bruciare il classico pellet è possibile utilizzarle anche altre tipologie di combustibili, come ad esempio il nocciolino d’oliva. È uno scarto alimentare che può essere effettivamente utilizzato per scaldare.

Il pellet arriva da una lavorazione del legno con gli di segatura. Questi vengono pressati formando delle piccole pillole che durano molto durante la combustione. Il nocciolino di oliva, a differenza del pellet, si ottiene attraverso un meccanismo centrifugo.

Esempio di perfetta economia circolare

Questo separa il nocciolo dalla polpa delle olive. Un perfetto esempio di economia circolare, in quanto dell’oliva non si butta proprio nulla. Il pellet, ha un’efficienza energetica di 4,5 KWH al chilogrammo.

Il nocciolino d’oliva, oltre ad essere un eco combustibile completamente naturale, biodegradabile e rinnovabile, genera anche un calore maggiore rispetto al tradizionale pellet. E’ infatti, come efficienza energetica, 5,50 per ogni chilogrammo di combustibile.

Ed anche come costi, il nocciolino d’oliva è un’ottima scelta in quanto un sacco da 15 chilogrammi costa 4,5 euro. La stessa quantità di pellet può arrivare invece a costare fino a 20 euro.

E, se il nocciolino di oliva costa meno e scalda di più, il contro è che produce moltissima cenere ed emette degli odori più forti e più acri. Inoltre, non tutte le stufe che funzionano a pellet possono bruciare il nocciolino dell’oliva.

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Va attentamente verificato, infatti, se la stufa ha già qualche anno, se è possibile sostituire il pellet con i nocciolini delle olive. In caso contrario, si potrebbe, infatti, compromettere il funzionamento della stufa stessa.

Dopo avere verificato la compatibilità è necessario rimuovere tutti i residui di pellet e, in seguito, regolare le impostazioni. Per bruciare il nocciolino di oliva è necessario sovrapporre una lastra di metallo con dei fori da 2,5 a 3 mm.

Lamina di metallo

Per il pellet infatti il braciere ha dei fori di circa 6 mm. Di conseguenza è necessaria una lamina di metallo da appoggiare sopra il braciere. In questo modo i nocciolini di oliva non andranno ad infiltrarsi nell’impianto.

Se la stufa non dovesse essere compatibile, allora è necessario chiamare un professionista e convertirla all’utilizzo del nocciolino. Una spesa necessaria se si vuole cambiare combustibile.

Published by
Liana Cinelli