Bonus e case popolari, la scadenza segnata per il 30 giugno è ormai vicina: entro quel giorno i lavori che vengono effettuati con il superbonus dovranno raggiungere l’avanzamento del 60%.
Soltanto in questo modo, tutti i cantieri che lavorano con il superbonus potranno mantenere l’agevolazione del 110%, fino al mese di dicembre dell’anno corrente.
Altrimenti gli ultimi sei mesi del 2023, dovranno usufruire soltanto di agevolazioni ordinarie di poco conto.
La data di scadenza è sempre più vicina, chi è interessato
Il 30 giugno è una data importante per i cantieri delle Case Popolari, quindi degli edifici ex lacp, perché i lavori qui iniziati a gennaio, dovranno per forza di cose raggiungere l’avanzamento del 60% per poter mantenere le agevolazioni spettanti. Se entro il 30 giugno, come già detto, non si raggiunge il 60% dell’avanzamento, l’agevolazione al 110% viene bloccata. In questo caso può essere utilizzata soltanto fino a giugno, mentre dopo si può usufruire di agevolazioni ordinarie.
Il 110% proprio come com’era accaduto prima con altre date per le villette potrà essere mantenuto fino al 30 settembre per coloro che hanno completato il 30% dei lavori entro settembre dell’anno scorso. La scadenza per le case popolari era stata fissata da tempo per cui non si tratta di una novità di adesso.
Ecco cosa dice l’articolo 119 del decreto rilancio
L’articolo 119 del decreto rilancio ne parlava già e stabiliva che la detrazione spettava fino al 31 dicembre 2023 soltanto alle cooperative a proprietà indivisa che avevano effettuato i lavori per il 60% entro la data del 30 giugno 2013. Adesso più si avvicina la data più emergono le varie criticità.
Per esempio a causa delle modifiche applicate al super bonus, la misura è partita in grande svantaggio e in difficoltà. Si pensa al blocco della cessione dei crediti di febbraio 2023. A causa di quest’ultimo diversi enti hanno scelto di non iniziare i lavori e bloccare i cantieri. Gli immobili interessati da questa scadenza sono tantissimi, Federcasa ha rilasciato i dati proprio nelle scorse settimane.
La data di scadenza potrebbe essere posticipata, quando e perché
A quanto pare i cantieri iniziato a febbraio 1.344 con un controvalore di ben 2 miliardi di euro. Per venire incontro agli enti che non hanno grosse disponibilità economiche, il governo Meloni ha pensato ad una proroga, ma ancora nulla di tutto questo è certo. Probabilmente la scadenza sarà posticipata e quindi dal 30 giugno si potrebbe arrivare ai tre mesi successivi o addirittura ad un anno dopo. In questo modo tutti avrebbero la possibilità di usufruire del superbonus del 110% per tutto il 2025 senza problemi e disagi.