Nel 2023 vedremo aumentare ancora di più i prezzi di alcuni prodotti nei supermercati, si avranno file infinite alle casse diversi alimenti.
La notizia dell’aumento dei prezzi non sarà di certo vissuta senza una certa apprensione.
La crescita dei prezzi dei prodotti alimentari è in continuo rialzo e a breve dovremo vedere come le famiglie saranno in grado di far fronte ai nuovi terribili aumenti dei prezzi.
Non è una mera previsione, infatti è la Codacons che lancia l’allarme: i prodotti e il costo della vita sono in continuo aumento e non si prevedono abbassamenti delle tariffe.
Il quadro dipinto dal presidente di Codacons Carlo Rienzi non riesce ad alleggerire la situazione. Infatti ha evidenziato che ci troviamo in presenza di una grave difficoltà economica, con il costo della vita sempre più in aumento.
Lo sanno i consumatori che andando a fare la spesa hanno già constatato come anche il burro abbia quasi raddoppiato il suo prezzo in confronto rispetto all’anno scorso.
Allo stesso modo il latte ha visto un aumento del 33%. Sono stati molti gli aumenti che si sono registrati in questo anno, basti pensare a quanto è cresciuto il prezzo dell’olio di semi che è aumentato oltre il 50%.
Per tanti altri cibi vedremo l’aumento nel 2023, proprio su questo il Codacons ha spiegato come ogni nucleo famigliare spende ben €1000 in più rispetto allo scorso anno.
Se negli altri Paesi europei le famiglie sono sostenute energicamente dallo Stato, in Italia le famiglie non sono aiutate e i sovvenzionamenti pubblici sono in fase di riduzione.
Gli aumenti maggiori sono stati registrati nel settore dell’elettricità, che nel mercato libero ha registrato un aumento di oltre il 200%, laddove nel mercato protetto l’aumento è stato del 91,5%.
Le tariffe aeree sono praticamente raddoppiate, ma ciò che spaventa di più sono gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari.
La forte inflazione oggi al 12%, ha fatto lievitare i costi per la produzione, inoltre l’importazione delle materie prime alimentari farà lievitare il prezzo dei generi alimentari ancora di più nel 2023. Pane, zucchero e pasta potenzialmente possono aumentare di prezzo in quanto l’approvvigionamento di cereali costituisce un problema.
Nei rincari previsti non solo l’olio di semi e l’olio di oliva, anche il pesce è facile che subirà sostanziosi aumenti.
Lo stesso vale per l’ortofrutta, che potrebbe subire un aumento dei prezzi, in quanto si tratta di settori in cui la coltivazione degli alimenti è più articolata e quindi più onerosa.
Gli acquisti per gli italiani si fanno ogni giorno più difficoltosi e numerose famiglie si ritrovano in una situazione di grave difficoltà economica.
Per questo motivo si invoca con insistenza un reddito di base e come minimo un salario minimo, in modo da far fronte a una situazione del tutto straordinaria che minaccia di essere sempre più problematica per le famiglie comuni.
Gli italiani stanno sicuramente cercando di stringere la cinghia e di andare al discount invece che al supermercato.
Tuttavia, è un aiuto solo marginale e acquistare cibo di cattiva qualità non è una grande idea a lungo termine, anche se molti italiani sono costretti a farlo.