Ecco altre indicazioni utili a capire come chiedere il Supporto alla formazione lavoro, con l’indennità di 350 euro al mese della durata di 12 mesi a partire dal mese di settembre.
Sono interessati tutti coloro che non hanno più diritto a ricevere il Reddito di cittadinanza e vogliono attivarsi per partecipare alle politiche attive del lavoro.
Il percorso del quale parliamo, è diviso in più tappe con vari adempimenti. Secondo la bozza di decreto attuativo della legge che va a sostituire il Reddito di cittadinanza, che è stata inviata alla Conferenza Stato Regioni, a breve ci sarà la possibilità di inviare la domanda all’Inps.
Come presentare domanda
La domanda del sostegno alla formazione potrà essere presentata direttamente sul portale dell’istituto attraverso lo Spid, oppure mediante la Carta di identità elettronica o con la Carta dei servizi Cns. In alternativo si può chiedere aiuto ai patronati o ai Caf. Insieme alla presentazione della domanda verrà notificato al richiedente anche l’obbligo di iscrizione al Siisl, ovvero al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa alla quale il Governo sta lavorando dal primo settembre.
Subito dopo la presentazione della domanda, si andrà avanti con la verifica dei dati Isee che non avverrà soltanto una volta, ma sarà ripetuto periodicamente. Quando l’Inps avrà verificato che il richiedente rispetta i requisiti imposti si procederà con la firma del Patto di attivazione digitale.
Cosa succede se il beneficiario degli aiuti rifiuta dei contratti lavorativi
Una volta sottoscritto il patto, il Siisl lo invierà all’Inps. In quel momento la domanda potrà essere accolta e la procedura, non sarà ancora giunta al termine. Bisognerà infatti attendere ancora qualche tempo, recarsi al centro per l’impiego e sottoscrivere un patto di servizio per poter avviare la liquidazione del beneficio. Il beneficiario è tenuto a comunicare al Centro per l’impiego lo stato di attivazione, anche in via telematica entro ogni novanta giorni.
Il beneficio decade quando il beneficiario rifiuta una proposta di lavoro a tempo indeterminato con la retribuzione non inferiore ai minimi salariali dei contratti collettivi. Il tempo di lavoro non deve essere comunque inferiore al 60% dell’orario pieno. Per la proposta di lavoro con contratto a tempo determinato, è importante che il luogo di lavoro sia entro e non oltre 80 chilometri dal domicilio del beneficiario
Chi può fare la domanda e ha diritto al supporto
A richiedere il Sostegno alla formazione e al lavoro possono essere persino più membri della stessa famiglia. Il sistema, va a cercare e a proporre al beneficiario le offerte di lavoro che risultano essere più affini al suo profilo. Poi deve essere lo stesso beneficiario a manifestare interesse, per offerte di lavoro e per offerte formative e Puc (Progetti utili alla collettività) il suo interesse o il suo disinteresse senza obblighi di alcun tipo.
Rimane ancora aperto il tema della reale occupabilità della platea dei percettori del Reddito di cittadinanza, che comunque rappresentano una piccola parte delle persone già attivate, che si sono iscritte al programma Garanzia occupabilità lavoratori.