Svaligiato un appartamento: è di poche ore fa la notizia che ha visto la cattura di un’intera banda. Una banda che aveva svaligiato un appartamento e che poi era fuggita. La vicenda è accaduta a Milano.
Qualche ora fa sul web e nei vari telegiornali è circolata la notizia secondo cui una banda di persone, appartenenti all’Est Europa, è stata catturata in quanto aveva svaligiato un intero appartamento a Milano. Secondo la ricostruzione della vicenda, la banda sarebbe poi fuggita con un’Audi Rs6 per non destare sospetti. Ma cosa è accaduto di preciso? E come è andata a finire la vicenda?
Svaligiato un appartamento: cosa è accaduto a Milano?
Come ben sappiamo Milano è una citta grande che, oltre a tutte le attrattive e le cose positive in grado di offrire, ospita anche un’organizzazione criminale che spesso agisce anche e soprattutto contro le famiglie milanesi.
Proprio di qualche ora fa è la notizia secondo cui un’intera banda criminale è stata catturata e posta in carcere in quanto, qualche mese fa, aveva svaligiato un appartamento a Milano. Sicuramente si è trattato di un’operazione molto complicata perché non è stato facile rintracciare la banda che aveva commesso l’illecito qualche mese fa.
Tale banda, da quel che si sa, era una di quelle specializzate proprio nel rapinare e rubare negli appartamenti della città di Milano. Insomma il furto di Ottobre non sarebbe il primo furto attuato dalla banda stessa.
Svaligiato un appartamento: i primi passi della Polizia
Una domanda che quindi sorge spontanea è: la polizia come ha fatto a rintracciare la banda?
Tutto è iniziato lo scorso Ottobre. In quel periodo questo gruppo di criminali ha agito in modo piuttosto “professionale” ed è riuscita a svaligiare un appartamento situato nella zona Porta Romana e anche a sottrare l’auto di proprietà della famiglia ossia un’Audi Rs6.
L’uomo che abitava nell’appartamento, ossia un 82enne, in quel periodo era fuori Milano per una breve vacanza durata dal 29 Ottobre fino al 1° Novembre 2022. Il suo rientro, purtroppo, non era stato dei migliori in quanto aveva ritrovato l’appartamento in soqquadro con vari elementi mancanti.
Nello specifico la cassaforte era stata forzata e da essa mancavano vari gioielli di valore, parliamo di un valore di oltre 200mila euro. Altro elemento mancante era proprio l’auto del proprietario che era parcheggiata nel box auto; si trattava, appunto, di un’Audi Rs6, anch’essa di valore.
Ovviamente l’uomo aveva denunciato immediatamente il furto subito e la polizia si è subito recata sul luogo dal quale, però, è stata sin da subito evidente la professionalità della banda. Infatti nell’appartamento erano presenti vari strumenti che erano stati utilizzati proprio per attuare al meglio il furto come saldatrici, smerigliatrici, cacciaviti e così via. Insomma tutto ciò che serviva per aprire al meglio la cassaforte senza destare sospetti.
Cosa è accaduto da quel 1° Novembre?
Una volta che la polizia locale si è recata sul posto e ha visionato lo stato dell’appartamento, sono iniziate le indagini. Di grande aiuto sono state le telecamere presenti nell’intero stabile e anche nella zona.
Le stesse hanno permesso di identificare i sospettati. Una volta individuati, alcuni software specifici della polizia di Stato sono riusciti ad identificare gli uomini della banda. Si tratta di tre uomini dell’Est Europa, specificatamente del Kosovo, della Romania e dell’Albania, tra i 33 e i 35 anni.
Ma la cosa sorprendente è che non si tratta degli unici coinvolti nella rapina. Infatti altre indagini hanno permesso di intercettare anche un altro complice appartenente alla banda. Si tratta di un uomo di 56 anni dell’Ex-Jugoslavia che ha avuto un ruolo cruciale nella rapina; quest’uomo, infatti, era il tuttofare dell’appartamento e quindi aveva le chiavi dello stabile.
È stato proprio lui, quindi, a dare le chiavi e anche a fornire le varie informazioni sugli spostamenti del proprietario di 82 anni. Proprio grazie alle informazioni e alle chiavi, la banda è riuscita ad entrare in casa senza destare sospetti.
Grazie ad un’azione mirata e capillare della Polizia di Stato, coordinata dal VII Dipartimento “Criminalità organizzata comune” della Procura della Repubblica di Milano, oggi la banda è stata posta in stato cautelare in carcere e questa storia ha visto un lieto fine.
Rapine a Milano: il nuovo allarme
Quello appena presentato non è certamente un caso isolato e infatti i furti negli appartamenti sono all’ordine del giorno nel milanese.
Secondo un’indagine fatta tra Sole 24 Ore e Istat, Milano risulta essere la capitale dei furti. La Lombardia sembra essere al primo posto.
Nello specifico Milano vince su tutti per i furti ‘con destrezza’: 425 ogni 100mila abitanti. I furti attuati presso le abitazioni sembrano rappresentare inoltre un grande problema. Milano in tal senso è al 29esimo posto.
Sicuramente questa non può che essere una grande fonte di angoscia per i milanesi, dal momento che anche solo il pensiero che qualcuno possa entrare nella propria casa fa rabbrividire.
Tutto questo non ha solo un impatto sociale, ma anche politico dal momento che si è acceso un dibattito proprio in relazione a quelli che possono essere i mezzi da utilizzare per difendersi da tutto questo.
Secondo i dati recenti c’è un grande pericolo in tal senso, soprattutto a Milano, dal momento che esiste un nuovo allarme, se si parla di ladri e di svaligiare appartamenti.
Sembra infatti che sia stato creato un nuovo metodo, quello del contatore della luce che consente ai ladri di raggiungere il loro obiettivo, soprattutto se in casa vi sono persone anziane che spesso non riescono a difendersi e questo facilita sicuramente l’azione dei ladri.