Al Parco Nord, giorno 19 febbraio 2023, è comparsa una svastica realizzata con dei pali di legno, proprio a poca distanza dal monumento al deportato di Sesto San Giovanni.
I deputati del PD si interrogano su chi possa aver realizzato la svastica e allo stesso tempo puntano il dito contro il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo con determinazione che le istituzioni trovino i colpevoli di questo gesto e prevedano altri gesti simili.
Il tutto per intervenire in largo anticipo e punire severamente tutti i tentativi di ricostituzione di movimenti che possono minimamente trarre ispirazione dal nazismo o dal fascismo.
L’episodio avvenuto a Milano è tra i più gravi in assoluto dell’ultimo periodo, purtroppo tra l’altro non è l’unico. A parlarne con grande rabbia e delusione è la deputata Silvia Roggiani, che richiama alla memoria un episodio che risale ad una decina di giorni fa, tanto grave, rimasto fino ad ora impunito.
Degli sconosciuti hanno provato a sfondare una teca, che contiene ceneri e sassi del campo di concentramento di Dachau. La profanazione inaudita, riguardante la svastica realizzata nel parco va ad offendere la comunità Sestese e ad infierire con un colpo molto duro, tutta la società ed il paese che è fondato su valori fondamentali quali l’antifascismo e la democrazia.
Gli episodi neofascisti e neonazisti che si stanno verificando da mesi lungo tutto il territorio statale sono gravissimi e ricordano che l’allerta deve rimanere sempre elevata. L’obiettivo è uno soltanto: cercare di dissuadere tutte le forme di violenza e di antisemitismo che a volte sembrano essere lontane, ma che all’improvviso appaiono minacciose come un tempo, se non più di allora.
Sulla tematica si è esposto anche Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano, che ha voluto ringraziare l’Aned che ha segnalato l’accaduto nell’immediato a dimostrazione di essere sempre attiva e di vigilare il territorio costantemente. La situazione sta diventando sempre più difficile e intollerabile.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, episodio della svastica compreso, di provocazioni che però sono molto pericolose e che oltretutto costituiscono un reato. La comunità del parco, così come i sindaci della zona hanno risposto con estrema coesione all’accaduto. In questo modo hanno dimostrato tutti insieme di essere uniti, oltre che promotori attivi di qualsiasi iniziativa di ricordo, grandi difensori della democrazia.