Attenzione al controllo sui pedaggi con telepass, se si gioca a fare i furbi si rischiano anche multe da capogiro, fino a 6.632 €uro.
Sono previste multe molto salate a causa di frodi legate al telepass: scopriamo di cosa si tratta e cosa non fare se non andare incontro forti multe.
Il Telepass è un dispositivo che si installa in auto, semplicemente agganciandolo al parabrezza grazie ad un adesivo. Si tratta di un mezzo diffusissimo, tra coloro che utilizzano con regolarità le autostrade e, in modo generale, le strade a pedaggio quali le tangenziali.
Con questo sistema si velocizza il transito al casello per il pagamento del pedaggio in quanto viene addebitato il costo del passaggio direttamente sul conto corrente fornito al momento della stipula del contratto.
Il costo del servizio non va oltre i 10 euro circa l’anno e ne possono beneficiare tutti gli automobilisti. L’importo addebitato per i pedaggi viene fatturato sul cc indicato dall’utente all’apertura del contratto.
Gli uomini dell’Arma dei Carabinieri, per contro, hanno sfortunatamente accertato numerose truffe legate al Telepass: un tentativo in particolare è davvero sorprendente, architettato nei minimi dettagli, per frodare il colosso dei pedaggi ed eludere pagamenti ed esborsi.
In questo caso, la responsabile è una donna di 44 anni che, nei tratti autostradali delle regioni Lombardia e Toscana nel 2018, ha messo in atto un singolare e incredibile piano di frode per evitare il pagamento del pedaggio.
La metodologia adottata è risultata semplice e rischiosa nel contempo: la donna, alla guida della sua Peugeot, si è letteralmente inserita nella corsia di marcia dell’auto che la precedeva, sfruttando l’apertura della barriera per attraversarla e non pagare il pedaggio.
A quanto pare, un metodo assai efficiente che gli ha consentito di beneficiare di 145 viaggi autostradali gratuiti.
Ma alla fine, dopo anni di telecamere che hanno ripreso le sue “performance alla guida” e dopo ricostruzioni varie, per la 44enne non c’è stato nulla da fare.
Alla fine l’occhio vigile delle telecamere poste ai caselli ha avuto la meglio e i fotogrammi che hanno ripreso la targa della sua auto, hanno inchiodato la donna alle sue responsabilità.
Alla fine sono stati stimati circa 70 euro a viaggio, le somme che la donna non ha pagato alle Autostrade ai caselli di Firenze, Milano, Pisa, Prato, Bergamo, per citarne alcuni.
La bravata della 44 enne però le costerà alquanto salato, pare che le siano stati chiesti ben 6.632 €uro a titolo di risarcimento da Autostrade per l’Italia.
L’azienda infatti ha deciso di sporgere denuncia e inoltre a causa della guida a dir poco “disinvolta”, per la donna si prospetta anche il dover rispondere nella stessa sede di un reato di messa in pericolo della sicurezza stradale.