Gruppi studenteschi in tensione a Milano contro il ministro Giuseppe Valditara e la premier Giorgia Meloni.
In questi giorni si è verificata una lite tra gli esponenti del liceo Einstein e dei giovani di destra, proprio durante una festa, poi sono comparsi anche dei manifesti sui muri dell’itis Varalli, ma non sono gli unici casi e le uniche storie.
Le fazioni opposte, possono essere tanto pericolose sia dentro che fuori le scuole, soprattutto nel momento in cui si alzano i toni e si perde il controllo della situazione.
La situazione potrebbe andare fuori controllo il 16 marzo, ecco perché
In vista del 16 marzo, data in cui si ricordano i 20 anni dall’omicidio di Davide Cesare, ovvero un militante dei centri sociali ucciso nel 2003 dagli esponenti di destra, si invitano i presidi e non solo, a prestare attenzione perché si corre il rischio di episodi di violenza e molto altro ancora.
I segnali sono assolutamente negativi e preoccupanti. Nella giornata di martedì, le lezioni saranno dedicate a delle riflessioni sui fatti del Carducci. La scuola deve essere considerata da tutti il luogo in cui ognuno può sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero e il proprio punto di vista. Il tutto senza rischiare di essere attaccato o di subire violenze di qualunque genere.
I dirigenti devono fare il possibile per tenere la situazione sotto controllo, ecco cosa sta succedendo nelle scuole di Milano e all’esterno
Al momento l’unica indicazione che si può dare ai dirigenti è tenere gli occhi ben aperti, per mantenere la calma più possibile ed evitare vere e proprie stragi. Il liceo Volta è stato interessato da più manifestazioni di gruppi studenteschi nel corso di queste settimane. Ma anche all’esterno succede, giornalmente, di tutto.
Per esempio dei manifesti di blocco studentesco sono stati strappati o coperti nella notte. Mentre al Virgilio a novembre un esponente ha tentato di strappare dei volantini dalle mani di un attivista di blocco studentesco, per poi essere preso a ceffoni. A seguire è anche avvenuta un’aggressione da parte dei fascisti, sabato sera, al parco Ravizza. Qui alcuni ragazzi hanno fatto dei tentativi per provocare degli altri di fazioni opposte e si sono scontrati fisicamente. Al Pareto non si parla di scontri fisici o altro, ma di occupazione.
La decisione del preside Andrea Di Mario
Dato tutto quello che succedendo, che coinvolge purtroppo molti giovani, Martedì mattina il presidente Andrea Di Mario ha scelto di convocare gli autori dei cartelloni e coloro che fomentano le aggressioni, verbali e fisiche. Questi adesso rischiano di essere sospesi fino a data da destinarsi.
Il clima nelle aule di tutte le scuole di Milano e dintorni è molto teso. I gruppi studenteschi vanno certamente condotti alla riflessione sull’utilità degli slogan, su quelle che sono le distinzioni destra o sinistra. Molti gruppi nelle ultime settimane si sono uniti agli scioperi in favore di Cospito. Sono davvero tanti i gruppi studenteschi che esercitano il dissenso nei confronti della carcerazione di Alfredo Cospito al 41 bis, mettendo la propria vita a repentaglio.