Un uomo di 60 anni nella serata di ieri è finito nei guai, la madre e i vicini prima hanno sentito uno sparo, poi lo hanno visto fermo sul pianerottolo di casa mentre puntava alla tempia due pistole, per farla finita. A quel punto hanno chiamato le forze dell’ordine pronte ad intervenire.
La polizia è intervenuta nell’immediato. Dopo averlo trasferito nel reparto di psichiatria del Policlinico le forze dell’ordine sono entrati in casa e gli hanno sequestrato un arsenale vero e proprio.
I fatti sono accadutiti in via Alfonso Cossa a Milano, in zona Forlanini, in tarda serata.
Esplosioni pericolose, 60enne tenta di uccidersi e viene trasferito in ospedale nel reparto psichiatria
L’uomo è stato indagato per esplosioni pericolose. La madre del sessantenne ha chiamato il 118 per segnalare il figlio, che armato di coltello manifestava intenti suicidi. I poliziotti della Questura sono entrati nell’appartamento pochi minuti dopo la segnalazione, ma non appena l’uomo ha visto i poliziotti entrare, si è nascosto chiudendosi la porta alle spalle.
Così sono stati richiesti i rinforzi e sono intervenuti gli agenti della uopi ovvero delle unità anti terrorismo nata nel 2015. Gli agenti si sono posizionati dietro la porta e hanno fornito totale protezione al poliziotto impegnato nella negoziazione con il sessantenne dentro l’appartamento. La negoziazione ha avuto una durata di mezz’ora, al termine della quale l’uomo ha posato le armi sul tavolino. Il personale dell’Unità antiterrorismo è entrato e ha bloccato il sessantenne che è stato poi trasportato in codice giallo in ospedale. Qui è stato poi ricoverato nel reparto di psichiatria.
In casa del 60enne è stato trovato un vero e proprio arsenale
All’interno della sua casa è stato ritrovato un vero e proprio arsenale ovvero dei fucili, delle carabine, delle revolver, 5 pistole, di cui una ad aria compressa, delle altre normali, poi un fucile sovrapposto, uno semiautomatico, due archi, un nunchaku, un fucile Hairsoft Gun, una pistola a salve, un coltello subacqueo e un pugnale. Nei cassetti c’erano almeno 400 cartucce di diverso calibro e infine 18 caricatori.
Secondo dei controlli incrociati, le armi erano da lui detenute legalmente. Poi è stato trovato anche un chilo e 650 di polvere da sparo, per cui è stato richiesto l’intervento degli artificieri per portare a termine l’operazione in totale sicurezza. Il sessantenne è stato indagato per esclusioni pericolose, perché durante l’operazione è stato ritrovato un bossolo esploso. Proseguiranno i controlli e ci saranno sicuramente aggiornamenti sul caso nelle prossime ore.