L’uomo che tentò di uccidere la figlia neonata della compagna verrà sottoposto al rito alternativo il prossimo 6 luglio a Pavia.
Un uomo di 28 anni, che è recluso a Pavia da più di sei mesi per aver abusato della figlia della compagna di appena nove mesi, verrà presto processato.
Il procedimento, che sarà con rito alternativo, inizierà il 6 luglio a Pavia. L’uomo viveva con la compagna e la figlia di lei in un appartamento situato in un comune a sud di Milano.
Durante quel periodo, aveva sottoposto la neonata a sevizie di ogni tipo, tra cui pugni, schiaffi e calci.
Il 28enne ha chiesto lui stesso il rito alternativo, che si terrà davanti al gup pavese Pasquale Villani.
La richiesta è stata formulata tramite i legali rappresentanti della persona, Solange Marchignoli e Luca D’Auria.
Come da ricostruzione della Procura della Repubblica, l’imputato è accusato di tentato infanticidio.
Il 1° ottobre dell’anno scorso, mentre era solo con la neonata che piangeva, l’imputato ha messo la bambina sul fasciatoio per cambiarla.
Tuttavia, le cose hanno preso una piega violenta quando l’imputato ha iniziato a picchiare la bambina senza sosta, con l’intento di causare danni.
Fortunatamente, la nonna è arrivata in tempo per dare l’allarme e prevenire qualsiasi esito fatale per la povera neonata.
La madre della giovane era molto preoccupata perché non riusciva a comunicare con il compagno al telefono.
Chiese a sua madre di andare a controllare a casa che non fosse successo qualcosa. Entrando in camera da letto, la nonna ha scoperto la nipote con lividi sul viso e sul petto.
Le condizioni iniziali della piccola furono davvero critiche e venne immediatamente trasportata in ospedale per essere sottoposta a cure immediate.
La speranza da parte dei familiari e dell’opinione pubblica è che l’uomo venga punito in modo esemplare.