Vinitaly si è conclusa, si tirano le somme e la Lombardia ne esce vittoriosa con un indotto da 88 milioni di euro
La fiera del vino italiano è terminata. I commenti a caldo sembrano essere tutti a favore della fiera italiana. Nei mesi scorsi, infatti, si è parlato molto delle altre due fiere concorernti: la Wine Paris e ProWein. Le considerazioni raccolte al termine della fiera di Verona non hanno lasciato adito a dubbi, Vinitaly ha superato le aspettative come incontro tra la produzione italiana e i possibili acquirenti internazionali.
Le prime due, infatti, sono fiere che presentano vino proveniente da tutto il mondo. Vinitaly presenta le tantissime proposte dei viticoltori italiani, con solo qualche eccezione. Del resto, la nostra penisola, è ricca di vigneti e cantine che fanno dell’Italia una nazione unica per produzione di vini fermi e, in particolare, delle bollicine.
Il vino, come dice uno dei tanti detti popolari: “il vino fa buon sangue“, un bicchiere a pasto fa bene alla salute, ma anche al turismo. In Lombardia, infatti, secondo alcune proiezioni, dovrebbe portare all’incirca entrate per 88 milioni di euro proprio grazie al turismo enogastronomico.
Le mete più gettonate dovrebbero essere la Valtellina, il Pavese e la Franciacorta, secondo anche quanto registrato al Vinitaly. I dati riportati dal Cna Lombardia, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, hanno stimato in 1.7 milioni di turisti che, quest’anno, visiteranno le cantine della nostra bella Italia.
L’indotto è di 2.5 miliardi di euro grazie agli appassionati di vino e cucina che in Italia passeranno almeno un fine settimana all’anno. Tra i 10 milioni di turisti enogastronomici italiani si aggiungono anche chi arriva dalla Francia, Germania, Regno Unito e Austria. Notevole il numero di chi arriva da oltreoceano, in particolare dagli Stati Uniti e dal Giappone.
La presidente del Cna Lombardia afferma che l’enoturismo in Lombardia è uno dei patrimoni culturali e gastronomici più preziosi ed è in grado di richiamare milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. All’alta qualità dei vino e alla cucina si uniscono anche il patrimonio culturale e paesaggistico che la Lombardia possiede.
Le eccellenze lombarde che hanno ottenuto un notevole successo al Vinitaly sono il Valtellina, il Franciacorta, il Garda, il Valcalepio e l’Oltrepò Pavese. I produttori di queste zone offrono visite guidate nelle loro cantine. I turisti potranno vedere l’architettura delle cantine, oltre a degustare gli ottimi vini accompagnati dalle prelibatezze gastronomiche locali.
In Lombardia si coltivano ad uva oltre 30mila ettari di terreno ottenendo 1.4milioni di ettolitri di vino. Tra l’intera produzione 5 milioni sono Docg, 21 Doc e 15 Igt. La produzione di vini di alta qualità è davvero notevole. Nel corso del 2022, infatti, secondo i dati diffusi da Unioncamere Lombardia, le esportazioni sono cresciute del 7.8% rispetto all’anno precedente raggiungendo una quota di 319 milioni di euro.