In arrivo un inverno rigido, non solo per le temperature. Sono previste multe per chi non rispetta le regole sui gradi dei termosifoni.
Con i recenti rincari e la situazione del gas complicata dal conflitto in Ucraina, per questo inverno sono state prese diverse misure in tutta Europa per far fronte alla crisi. Nei condomini italiani, i riscaldamenti hanno visto un’accensione posticipata e di meno ore complessive nel corso della giornata. Inoltre non è possibile superare i 19° C di temperatura. Ma come vengono effettuati i controlli e quali sono le conseguenze per chi trasgredisce?
La situazione attuale: rincari e risparmi
L’autunno che ci ha appena abbandonati è stato caratterizzato da temperature più alte del previsto e l’inverno nel quale ci stiamo inoltrando si prospetta abbastanza rigido. E non saranno solo le basse temperature a inasprire la stagione ma anche la questione termosifoni, che ha visto una riduzione dei gradi nelle abitazioni. Questo è solo l’ultimo dei problemi che il nostro paese, e in genere un po’ tutta l’Europa, si porta dietro da qualche mese. Sono pesanti i rincari, a partire dall’energia elettrica e dal gas, che si ripercuotono su tutto il mercato, fino ai generi alimentari.
Proprio a causa dell’energia inoltre molte materie prime sono diventate difficili da reperire, facendo aumentare anche il loro costo. Insomma, è ben noto che la maggior parte delle famiglie è alle prese con la conta degli spiccioli alla fine del mese proprio per le spese divenute insostenibili. Riuscire a far fronte a tutti questi aumenti di prezzo richiede enormi sacrifici, primo tra tutti ai cittadini è richiesto di tenere i termosifoni a un massimo di 19° C, proprio per risparmiare sulla scarsità del gas.
La domanda che ci si pone però è “chi controllerà che le regole vengano rispettate?“. Ma soprattutto, chi assicurerà un risparmio anche per uffici, scuole e aziende?
Uno dei primi impatti tangibili sull’Europa del conflitto in Ucraina è stato quello della questione gas. Materia prima estremamente importante e strettamente necessaria a superare l’inverno, è stato uno dei primi tagli della Russia, la fornitrice di gas per l’Europa.
Si è dovuto quindi pensare subito a piani di riserva per far fronte alla crisi. Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, si è adoperato per stilare un piano di risparmio energetico cercando di non rendere la vita dei cittadini troppo complicata.
Tra le soluzioni per l’inverno, temperature dei termosifoni più basse
Si parla di razionamenti e risparmio, di termosifoni accesi per meno tempo e a temperature più basse sia per i cittadini che per gli uffici pubblici. Sarà necessario dunque coprirsi un po’ di più.
Per le abitazioni private e per i locali pubblici è consentita una soglia massima di 19° C, mentre prima il massimo consentito era di 20° C. Per quanto riguarda la durata delle accensioni, la durata si abbassa di un’ora, salvo poi decisioni prese dai singoli condomìni o aziende. Potranno autonomamente decidere di ridurre ulteriormente il tempo di accensione, oltre a scegliere gli orari di funzionamento degli impianti centralizzati.
Le nuove disposizioni cercano di non mettere ulteriormente in crisi gli italiani, già alle prese con la gestione dei costi e delle spese ma allo stesso tempo di risparmiare quanto più possibile sull’energia. I sacrifici non sono però richiesti solamente ai privati cittadini.
Le rivisitazioni sulle temperature infatti coinvolgono anche le aziende, le fabbriche, i negozi e gli uffici. In tutti i settori la temperatura scende di un grado, mentre l’Enea ha stilato un vero e proprio decalogo per ridurre i consumi degli uffici e delle attività commerciali.
Tra questi, oltre a preferire lampadine a basso consumo, si consiglia quando possibile, l’utilizzo delle scale anziché dell’ascensore. Restano i consigli di staccare tutte le prese e i dispositivi non necessari quando non si è in attività. Per le attività commerciali il consiglio più utile a un vero risparmio è quello di spegnere le insegne durante le ore notturne.
Gli altri consigli dell’ente per affrontare il freddo sono di vestirsi con indumenti più pesanti e preferibilmente termici. Prestare sempre attenzione all’alimentazione e all’idratazione e umidificare adeguatamente l’aria con degli appositi contenitori da appendere ai termosifoni. Inoltre il consiglio maggiore per la salute è di prestare attenzione agli sbalzi di temperatura quando si passa da un luogo chiuso all’esterno o viceversa.
Come avverranno i controlli e le sanzioni per chi trasgredisce
Quello dei controlli è un argomento che genera moltissime domande. Nello specifico ci si domanda come possa essere possibile controllare effettivamente i consumi o gradi massimi raggiunti dai caloriferi. Sicuramente la verifica più semplice è per gli uffici pubblici, le scuole e i condomìni che abbiano un sistema centralizzato di riscaldamento. Proprio per i condomìni dovrà essere l’amministratore a fungere da controllore, determinando gli orari di accensione e di spegnimento della caldaia generale.
Nel caso di mancato rispetto delle indicazioni, le multe possono arrivare anche fino a 3000 Euro e i controlli potranno essere effettuati a campione non solo nelle attività ma anche nei condomìni stessi.
Ci aspetta quindi un inverno particolarmente duro sia dal punto di vista economico che climatico. Ma con i giusti accorgimenti e maggiore attenzione ai consumi si potrà facilmente mantenere un quadro generale bilanciato.